Luco dei Marsi – Sale sull’altalena e viene ferita gravemente da una pesante sbarra di legno staccatasi dalla struttura.
Vittima dell’incidente, avvenuto nel parco giochi di piazza Michetti, a Luco dei Marsi, una bambina di circa undici anni, di origini magrebine, appartenente ad una famiglia da tempo in Italia e domiciliata nel centro fucense. La piccola è stata trasportata d’urgenza all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove è rimasta a lungo in prognosi riservata. L’incidente è avvenuto ai primi di aprile: la degenza è stata lunga e costellata di complicazioni a causa delle ferite riportate alla testa. La bambina è stata dimessa solo a fine aprile, dopo settimane di ricovero; le sue condizioni sono buone e non sembrerebbe aver riportato danni permanenti. La vicenda, avvolta da un inusuale silenzio, presenta tuttora diversi punti oscuri.
La struttura che, cedendo, ha ferito la bambina, è parte di un gruppo di nuovissime stazioni multi gioco, installate nell’ambito dell’ “imponente restyling” promosso dall’amministrazione comunale, al costo preventivato, per piazza Michetti e piazza Gramsci, di circa 180.000 euro.
L’opera di rifacimento di piazza Michetti includeva: “nuove stazioni multi gioco, una pavimentazione a norma gommata e spazi con erba sintetica; messa in sicurezza dell’area; ristrutturazione della scalinata e dei muretti circostanti”. Nella stessa presentazione era stata annunciata la predisposizione di un sistema di videosorveglianza.
Secondo quanto appreso, l’impianto sarebbe in via d’ultimazione proprio in questi giorni, per cui non esistono videoriprese utili a fare luce sull’incidente che è quasi costato la vita alla bambina.
Tra i pochi elementi certi della vicenda, vi è una denuncia a carico di ignoti che l’Amministrazione comunale ha presentato, presso la locale stazione dei carabinieri, dopo l’incidente. Secondo quanto lamentato dagli amministratori, l’altalena sarebbe stata manomessa da persone non identificate e da tale manomissione sarebbe derivato il cedimento della struttura. L’altalena è stata rimossa e sarebbe in deposito presso una struttura comunale.
Secondo alcune illazioni, dei ragazzini di poco più grandi della vittima avrebbero allentato un bullone o altro elemento non meglio individuato dell’altalena. L’ipotesi, oltre ad una testimonianza piuttosto incerta, non ha trovato oggettivi riscontri, ma sarebbe inquietante dover assumere il fatto che, delle attrezzature destinate ai più piccoli, siano suscettibili di manomissioni tanto semplici da operare quanto gravi nelle conseguenze.
L’azione di uno o più ragazzini – che avrebbero agito a mani nude, non ‘armati’ dunque di avvitatore o cacciavite o attrezzatura simile – può provocare, sulle strutture di un parco giochi nuovo, un danno tale da avere conseguenze potenzialmente drammatiche? Come ha potuto, una struttura che si presume collaudata per sopportare sollecitazioni ripetute e di diverso tipo, subire un cedimento di quel genere? Se vi sono delle responsabilità, di chi sono e che tipo di responsabilità sono? Alla luce dell’avvenimento, ci si chiede anche se siano state adottate opportune contromisure per garantire la sicurezza dei più piccoli. Queste, le domande che tanti genitori di bambini che usufruiscono dei giochi presenti nei diversi parchi della cittadina si sono poste; domande ad oggi e – è l’auspicio generale – ancora per poco, senza risposta.
Nelle foto, la piazza dove è avvenuto l’incidente e il punto dove era installata l’altalena.