Tagliacozzo. Si sono riunite oggi sabato 17 marzo alle ore 17 presso la sala consiliare del Municipio presidenti e rappresentanti di 15 realtà locali tra comuni e frazioni aderenti all’Unpli, l’associazione nazionale delle pro loco d’Italia: Magliano de’ Marsi, Pietrasecca, Poggetello, Poggio Filippo, Roccavivi, S. Giovanni, S. Vincenzo Valle Roveto, Roccacerro, S. Vincenzo Vecchio, S. Stefano di Sante Marie, Tufo di Carsoli, Balsorano, Balsorano vecchio, Capistrello, Castellafiume e Gioia dei Marsi. Molte le rappresentanze femminili.
L’Unpli è una rete che conta oggi 600mila soci, è stata costituita nel 1962 e accreditata dall’Unesco come consulente nel Comitato previsto dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio immateriale del 2003. Impegnata a preservare, approfondire e diffondere i cosiddetti beni immateriali di cui fanno parte non solo le risorse artistiche e paesaggistiche, ma anche il prezioso e fragile corpus delle tradizioni popolari, vanta la presidenza onoraria del recentemente scomparso linguista il prof. Tullio De Mauro.
«Le pro loco sono un validissimo supporto alle amministrazioni locali», ha affermato il sindaco Vincenzo Giovagnorio nel suo benvenuto. La nuova legge regionale 403/2017 regolerà le attività delle pro loco attraverso l’iscrizione a un albo regionale che raccolga tutte le esigenze, un “sindacato” che dà voce ai soggetti aderenti al fine di promuovere e valorizzare le risorse locali.
Le pro loco devono diventare un punto di riferimento e «parte attiva» nello sviluppo del territorio in sinergia con le amministrazioni, afferma nel suo intervento Lorenzo Berardinetti, consigliere regionale, presidente della commissione Agricoltura, sviluppo economico e attività produttive e sindaco di Sante Marie, promotore della legge; con la nuova legge i Comuni potranno dare in gestione alle pro loco gli sportelli turistici che andranno a sostituire gli Iat (informazioni e Accoglienza Turistica), affidati fino ad ora a personale esterno. Si avranno a disposizione tre anni per organizzare la transizione a questo nuovo modello.
Uniformare gli statuti, certificare la contabilità, informare sugli incentivi e i contributi per consentire alle associazioni di accedere ai bandi: questi i punti cardine della legge; all’art. 7 è inoltre prevista la costituzione di un Tavolo tecnico regionale che esaminerà e valuterà i progetti presentati.
Il presidente Unpli della Provincia Raffaele Disanti ribadisce «l’importanza dei bacini territoriali, piuttosto che provinciali, per informare in maniera più capillare». Necessario fare rete: in Regione sono già attivi vari dipartimenti tra cui uno che si occupa in maniera specifica dei cammini come forma di turismo e quindi di indotto che coinvolge guide, ristoratori, accoglienza. Obiettivo: arrivare ad almeno 300 adesioni per «creare una rete» delle attività locali attraverso convenzioni.
Chiude Manuela Marletta, assessore alle Politiche sociali con delega alle frazioni organizzatrice dell’incontro insieme a Oliviero Pacetti, presidente della pro loco di Roccacerro e vicepresidente Unpli Provincia dell’Aquila: «valorizzare le pro loco come centri di aggregazione».
Nel 2015, in Abruzzo l’Unpli ha promosso un bando rivolto ai giovani volontari del servizio civile sul tema “Il dialetto tra globalizzazione e localismo” finalizzato alla valorizzazione della “lingua abruzzese”, ospitato nella provincia aquilana dai Comuni di Goriano Sicoli, Pratola Peligna, Rocca di Mezzo e Tornimparte.
Unpli Abruzzo è stato membro del Comitato tecnico per l’attuazione del progetto di legge regionale 406/2017 approvato il 31 ottobre 2017 recante Disposizioni per il riconoscimento, la valorizzazione e la promozione dei cammini abruzzesi, una rete di itinerari pedonali o “a mobilità dolce” che intende coniugare i vari ambiti di interesse naturalistico-ambientale, storico e religioso. In questo documento si individuava la “specifica rilevanza” di percorsi come la Via dei Marsi, il Cammino dei briganti e la Via del Volto santo. (A.M.B.)