Rosciolo – Esattamente oggi, 16 aprile 2019, sono 130 anni dalla nascita del celebre Charlie Chaplin, attore, comico, sceneggiatore, compositore e produttore cinematografico britannico, autore di oltre 90 film e tra i più importanti e influenti cineasti del XX secolo.
La notizia sorprendente è che Charlie Chaplin aveva una controfigura, Vincenzo Pelliccione, che era di origini marsicane, infatti è nato a Rosciolo de’ Marsi il nel 1893.
La sua storia è piena di intrecci, infatti poco più che un ragazzo, partì dal suo paesello natio come un qualsiasi emigrante con tante speranze nel cuore, per raggiungere alcuni parenti residenti in Pennsylvania, lasciando con dispiacere i suoi genitori e i suoi 5 fratelli.
Correva l’anno 1915, e per lui l’America rappresentava la terra promessa, il guadagno facile, e soprattutto, la patria dei più grandi divi del cinema da lui tanto amati. Giunto negli Stati Uniti si adattò ai mestieri più disparati, riuscendo però con i pochi dollari guadagnati a pagarsi le lezioni di inglese.
Si trasferì nell’Ohio e nel 1929 giunse a Hollywood, dove prosperava in pieno l’industria del cinema.
Aveva visto molti film di Charlie Chaplin, e rimasto affascinato dalla mimica e dalle mossette di Charlot lo imitava alla perfezione, esercitandosi davanti allo specchio: gli rassomigliava molto nei lineamenti, e continuando ad assumere i suoi stessi atteggiamenti fini col diventare la sua copia esatta.
Fu osservato attentamente in un ristorante di Hollywood nientemeno che da Sid Growman, uno dei più noti impresari americani, proprietario del “Growman’s Chinese Theatre”, dove le celebrità lasciano le impronte delle loro mani.
Vincenzo si ritrovò così nello studio di Charlie Chaplin, che aveva bisogno di una controfigura, e sostituì Chaplin nelle prove di molti suoi film tra i quali: il Circo, il Dittatore, Luci della Città e Tempi moderni.
Per la perfetta rassomiglianza fisica, Growman lo ingaggiò per 5 anni di seguito per il lancio pubblicitario dei film di Charlot.
Lo fece esibire sul palcoscenico in varie località americane per reclamizzare le pellicole che poi incassavano milioni di dollari: in teatro la gente acclamava Chaplin, ma in realtà applaudiva Vincenzo Pelliccione, che riusciva ad imitarlo in modo ineccepibile.
Una volta Growman allestì nell’atrio del suo teatro un piccolo museo delle cere in cui figuravano personaggi famosi come Tom Mix, Fred Astaire, Jean Harlow e molti altri. Mancava soltanto Charlot, e per rimediare a questa lacuna, invitò Vincenzo a fingere la sua statua, e per circa un’ora, con la bombetta sul capo, il bastoncino tra le sue mani, riuscì a restare immobile.
Poi alle presenza di ben 300 persone, perse il controllo dei nervi ed ebbe un sussulto seminando il panico tra i presenti; fino a quel momento, però, nessuno aveva dubitato che la “statua” riproducente Charlot fosse il suo sosia.
Nella sua lunga carriera in teatro e nel cinema conobbe molte attrici: la conturbante Mae West, le due attrici più belle del mondo Jean Harlow e Marilyn Monroe, la stupenda Liz Taylor sul set di Cleopatra e Anna Magnani durante la lavorazione del film La Rosa Tatuata.
Con il nome di Eugenio Verdi lavorò a lungo nel cinema in America e a Cinecittà come tecnico alle luci e addetto agli effetti speciali, dando un notevole apporto a film rimasti memorabili, fra cui Il figlio dello Sceicco con Rodolfo Valentino, Ben Hur, Cleopatra.
Morto nel 1978, riposa oggi nel Cimitero di Rosciolo.