Avezzano – C’è chi preferisce farlo nei momenti di relax. Chi la sera prima di dormire. Chi addirittura appena ha un attimo di tempo libero.
I più maliziosi sicuramente avranno spinto l’immaginazione oltre, invece si sta parlando della lettura.
La lettura, il piacere di immergersi in un mondo del tutto diverso da quello che si sta vivendo, contornato da cavalieri, maghi, detective, assassini o da eruditi che riescono a spiegare cose inimmaginabili, dove si può essere esattamente ciò che si vuole, senza pensare alle convenzioni, alle regole imposte, anche se, il suo risvolto positivo in realtà ce l’ha, perché è innegabile che quando si incontra qualcuno, “con i tuoi stessi gusti in fatto di libri” piacersi è un attimo.
Leggere per capire, leggere per evadere, leggere per esistere: ognuno di noi ne fa l’uso che vuole.
L’importanza della lettura è stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO fin dal 1996, con l’istituzione della GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO, che cade il 23 Aprile ( data non casuale, visto che ricorre l’anniversario di morte di tre grandi titani della letteratura, Shakespeare, Miguel De Cervantes e De la Vega). L’obiettivo è, come si legge sulla Risoluzione 3.18 del 15 Novembre 1995, quello di incoraggiare e scoprire il piacere della lettura e serve a celebrare il contributo che gli autori danno al progresso culturale e sociale dell’umanità.
In tutto il mondo, dalle grandi metropoli alle piccole città durante questa giornata ( ma non solo, per fortuna!) si può assistere e partecipare a migliaia di eventi: flashmob, gruppi di lettura, presentazione delle “nuove leve”. Ce n’è per ogni esigenza.
Ma l’Abruzzo?
Secondo L’Istat dal 2011 in Italia si assiste ad una diminuzione di questa pratica, e tale tendenza sembra non arrestarsi. Sebbene la nostra regione non sia tra le peggiori (il triste primato, purtroppo, tocca alle regioni del Sud), bisogna precisare che l’amore per la lettura è legato a tutta una serie di variabili non sempre misurabili, che “sfuggono” alle metodologie e che quindi producono risultati attendibili…ma poco reali.
“Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”
Parole di un accademico (Foucault), ma che centrano esattamente il valore che la lettura ha insito in sé: un valore formato da paradossi, che fa girare il mondo ai pigri e fa innamorare i disillusi ed i cinici….tutto è possibile nel mondo dei libri, tutti ci immedesimiamo negli eroi che leggiamo…ed è questa la chiave, la potenza del leggere: catalizza passioni e sentimenti, non vi è posto per la vita reale e la soluzione di tutto arriva sempre, nonostante l’intreccio della storia, nonostante le deviazioni. E non è questo forse lo specchio della nostra vita? (S.C.)