Una giornata di commemorazione ed unione quella che si è svolta ieri, domenica 5 marzo, presso il santuario di San Gabriele in Abruzzo: dopo diversi anni di stop causa pandemia, le penne nere d’Abruzzo si sono radunate nel ricordo degli alpini caduti a Selenyj-Jar durante la campagna di Russia del 1942.

Il 31esimo raduno, organizzato dall’associazione nazionale alpini (A.N.A.), sezione Abruzzi, e dal Gruppo di Isola del Gran Sasso, ha visto la partecipazione di migliaia di ex alpini provenienti sia dall’Abruzzo sia da altre regioni italiane e delegazioni dall’estero: il lunghissimo corteo di penne nere, che ha avuto inizio da Isola del Gran Sasso fino ad arrivare al santuario di San Gabriele, ha emozionato i tanti presenti accorsi per non perdersi una manifestazione che da anni rende onore al corpo degli alpini di tutto il mondo.

Alle ore 12 Monsignor Orlando Antonini, arcivescovo aquilano, nunzio apostolico vaticano, ha officiato la messa in suffragio dei caduti della campagna di Russia del 1942, ponendo l’accento sull’importanza della coesione di questo corpo, vanto dell’intera nazione.

Al raduno ha partecipato anche l’ultimo reduce della campagna di Russia, il signor Alfredo Di Pasquale, che ha da poco festeggiato i 100 anni ed ha voluto ringraziare tutti i suoi colleghi con parole colme di emozione: dopo 3 anni di stop forzato, le strade di Isola del Gran Sasso sono tornate ad ospitare migliaia di penne nere, tutte strette in un abbraccio virtuale e solidale verso i tanti caduti di Selenyj-Jar, uomini indimenticabili che hanno dato la loro vita per la Patria.

Reporter Manuel Conti