Pescasseroli – Questa mattina a Pescasseroli, presso la sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise il Comandante della Regione Carabinieri Forestale “Abruzzo e Molise”, Generale B. Ciro Lungo, alla presenza del Presidente dell’Ente, Antonio Carrara, e del Direttore del Parco Nazionale della Majella, Oremo Di Nino, ha sottoscritto il disciplinare di partecipazione alla Rete di Monitoraggio dell’orso bruno marsicano delle Regioni Abruzzo e Molise.
Si tratta di un passaggio importante, che formalizza la partecipazione dei Carabinieri Forestali alla rete di monitoraggio costituita nelle due Regioni e consente di avere una copertura del territorio capillare, anche nei territori fuori dalle aree protette.
L’istituzione della Rete di Monitoraggio per l’Abruzzo e il Molise (RMAM) ha lo scopo di attuare un monitoraggio di base attraverso la raccolta di dati affidabili, robusti e confrontabili a livello spazio-temporale per colmare le lacune attualmente esistenti riguardo la presenza e distribuzione dell’orso nelle due regioni. Gli obiettivi del monitoraggio sono:
raccogliere e analizzare i dati di presenza della specie a oggi disponibili;
rilevare la presenza della specie;
effettuare il riconoscimento degli individui presenti attraverso l’analisi genetica di campioni di peli e/o escrementi ed eventualmente attraverso le marcature individuali;
rilevare la presenza di individui di sesso femminile e gli eventuali gruppi familiari;
rilevare la ricorrenza negli anni della presenza dei diversi individui genotipizzati;
rilevare la presenza/insorgenza di conflitti con le attività antropiche;
permettere un aggiornamento periodico della cartografia di supporto al PATOM al fine di renderla coerente con la situazione reale.
La Rete di Monitoraggio ha preso l’avvio da un’iniziativa di collaborazione tra Parco Nazionale D’Abruzzo, Lazio, Molise e Parco Nazionale della Majella e si sta strutturando a seguito del documento approvato lo scorso anno dall’autorità di gestione del PATOM. Il gruppo tecnico di coordinamento è costituito, oltre che dai 2 Parchi anche dalle Regioni Abruzzo e Molise e alla rete partecipano le aree protette regionali interessate dalla presenza dell’orso.
L’iniziativa ripercorre le tracce di quella realizzata direttamente dalla Regione Lazio, con la quale si coordina, con l’obiettivo di realizzare in futuro un’unica rete di monitoraggio.
La firma di questa mattina formalizza una collaborazione con i Carabinieri Forestali che è già in atto da tempo e che negli ultimi due anni ha consentito al primo nucleo della rete, costituito dai tecnici del PNALM e della Majella, di poter verificare tutte le segnalazioni di orso anche fuori dai 2 Parchi, grazie al raccordo garantito dalla Centrale Operativa del 1515 che le ha raccolte e smistate.
Dichiara il Gen. Ciro Lungo: “Grazie al decisivo impegno dei Carabinieri Forestali, questo importantissimo strumento di tutela e gestione della specie potrà essere alimentato con continuità e dispiegare la sua utilità in tutto l’areale dell’orso bruno marsicano, anche al di fuori dei Parchi Nazionali”.
“La rete di monitoraggio – dichiara il Presidente Antonio Carrara – è un’iniziativa necessaria, un altro tassello importante del lavoro che stiamo facendo per la conservazione dell’orso che colma un vuoto che si protrae da troppo tempo. Si rafforza, inoltre, una collaborazione con i Carabinieri Forestali, la cui presenza capillare sul territorio, anche fuori dalle aree protette, è preziosa per la crescita e l’espansione dell’orso bruno marsicano”.
Dichiara il Direttore Oremo Di Nino: “La sottoscrizione del protocollo è una concreta attuazione di un’azione prevista dal PATOM, che ha avuto il consenso anche da parte dell’ADG, perché attraverso la Rete di Monitoraggio gli Enti coinvolti potranno dare un significativo apporto a monitorare l’areale dell’orso marsicano all’interno dei territori del PNALM, della Majella e degli areali esterni”.