Avezzano – Scoppia in rete la polemica dopo l’annuncio del sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, di trasferire, entro il 28 febbraio, il comando di polizia locale da via Don Minzoni a piazza Torlonia, nei locali dell’ex Arssa. In tanti hanno contestato la decisione del primo cittadino e si sono dichiarati disponibili a costituire un comitato “per dire no a questo scempio”.
“Apprendo con disapprovazione – scrive l’ingegnere Sergio Di Cintio – questa notizia, che sta passando in maniera sprovveduta, in sordina. Destinare il palazzo del Principe Torlonia a sede della Polizia Locale è una cosa vergognosa e disdicevole. Un palazzo di valore storico dove nel 2017, in un’ala del primo piano, è stata riallestita la biblioteca comunale con un fondo di circa 6.000 volumi sulla storia del territorio, insieme all’archivio storico del Centro Studi Marsicani “Ugo Maria Palanza” contenente i faldoni con i documenti storici relativi alle attività amministrative di tutti i comuni marsicani e di alcune municipalità abruzzesi; dove le pareti del primo piano sono decorate dalle pitture murali realizzate nel 1932 dagli artisti Vincenzo Alicandri, che decorò la sala del Principe, Francesco Antonio Bianchi, che realizzò i dipinti nell’atrio e successivamente da Pietro Cascella. Le opere raffigurano l’abnegazione e il sacrificio dei pionieri che portarono a termine il prosciugamento del Fucino; dove I pavimenti in ceramica dipinta provengono da Vietri sul Mare. Così come avvenne nella casina delle Civette, situata nel giardino della villa romana, i disegni liberty delle maioliche vennero realizzati su richiesta di Carlo Torlonia nel palazzo ricostruito dopo il sisma dalle ditte Richard-Ginori, Cantagalli e Villeroy & Boch, mentre le vetrate e i ferri battuti vennero realizzati da noti artisti italiani del Novecento. Ora dovrà sicuramente subire degli adeguamenti per ospitare la Polizia Locale. Mentre il Palazzo Torlonia andrebbe riqualificato come centro culturale della città. La domanda è, come può la “Soprintendenza Beni Ambientali Architettonici Storici Abruzzo” approvare una cosa del genere. Questo è un sfregio alla Città, alla sua Cultura, ai Torlonia, al Popolo Avezzanese e Marso”.
“Ma non è finita – continua Di Cintio – poiché il bando “Valorizzazione di Villa Torlonia e Parco Torlonia (F.S.C. 2014-2020 – Masterplan Abruzzo cod. PSRA/57) è stato assegnato con “7° Verbale di procedura aperta” il 22/01/2018. In sostanza: prima spostano la Polizia Locale e poi iniziano i lavori di riqualificazione? E la Polizia Locale nel frattempo dove la mandiamo? Verrà spostata al Castello Orsini?”
I commenti di disapprovazione arrivati dal popolo del web, però, non si esauriscono qui. Il post di Di Cintio ha riscosso subito ampi consensi ed in tanti hanno voluto contattarlo, anche privatamente, rendendosi disponibili ad appoggiarlo in ogni iniziativa.
“Sto pensando – scrive ancora un utente su facebook – che è uno schifo destinare l’ unica cosa bella della città, il palazzo del Principe Torlonia, a sede della polizia locale. Pensare il parco pieno delle loro macchine e magari con porte blindate che sostituiranno i portoni del palazzo. Questo significa togliere e non dare alla cittadinanza”.
E poi: “Ci sono diverse strutture abbandonate da poter utilizzare, perchè proprio all’ex Arssa?”. E ancora: “Doveva essere un centro culturale con università e ragazzi, non un quartiere generale di polizia”.
Insomma, la decisione dell’Amministrazione De Angelis, almeno stando a quello che si legge sui social, non sembra sia piaciuta molto.