Tagliacozzo – Arriva puntuale la risposta delle opposizioni al comunicato stampa diramato dal sindaco, Vincenzo Giovagnorio, nel quale accusa i quattro consiglieri di essere «allo sbando».
«Il sindaco, come sempre, dimostra grandi doti da prestigiatore, strumentalizzando fortemente la realtà dei fatti», affermano Vincenzo Montelisciani, Maurizio Di Marco Testa, Romana Rubeo e Angelo Poggiogalle. «Tanto è vero che accusa le opposizioni di essere assenti. Nulla di più falso! Ricordiamo a Vincenzo Giovagnorio che, a differenza di quanto ha fatto lui nei dieci anni in cui è stato seduto tra i banchi della minoranza, Tagliacozzo Unita e Il Paese che vorrei hanno presentato, nell’esclusivo interesse del territorio, diverse interpellanze e numerosi emendamenti –come quelli al bilancio nel 2017- mai accolti dalla maggioranza che guida. A tal proposito», continuano i quattro consiglieri, «invitiamo, come abbiamo sempre fatto, la cittadinanza ad assistere ai consigli comunali per vedere con i propri occhi come l’amministrazione resti impassibile a ogni proposta delle opposizioni, senza neanche ascoltare le argomentazioni, e come i consiglieri di maggioranza rispondano solamente ai cenni del sindaco. Sottolineiamo, inoltre, che in questi due anni le opposizioni hanno voluto lasciare il tempo utile alla maggioranza per lavorare e che lo hanno fatto per il grande rispetto che hanno nei confronti della comunità. Ci troviamo, invece, davanti a un’amministrazione che ha fatto tanto fumo e pochi risultati. Infatti, dopo aver ereditato un bilancio positivo e senza debiti, oltre a non aver intercettato nessun finanziamento -come vantavano i suoi sponsor del PD in campagna elettorale- e ad aver utilizzato i soldi pubblici in maniera discutibile, l’amministrazione Giovagnorio ha già indebitato il Comune con una richiesta di mutuo di circa duecentomila euro. Non da ultimo», chiosano le opposizioni, «il primo cittadino, insieme alla sua maggioranza, ha deciso di cambiare la destinazione d’uso dei fondi stanziati dell’amministrazione Di Marco Testa per la riqualificazione della zona Torretta, utilizzandoli per rifare i marciapiedi davanti anche la propria abitazione e alcuni locali commerciali di proprietà della sua famiglia. Contemporaneamente, in via lungo Imele ha fatto istallare un dissuasore di velocità proprio nelle vicinanze del ristorante di sua proprietà. Se il sindaco ritiene che anche queste siano “farneticazioni”», concludono i quattro consiglieri, «siamo sempre pronti a un confronto alla luce del sole, davanti ai cittadini».
«Il sindaco farebbe bene a togliersi la maschera e a mostrare il suo vero volto, a imparare a essere meno arrogante e a smetterla di presentarsi come la soluzione a tutti i problemi del nostro territorio», dichiara Maurizio Di Marco Testa, capogruppo de Il Paese che vorrei. «Dovrebbe farsi un bagno di umiltà anziché andare sui social a dare dell’ignorante agli elettori, dopo aver conosciuto il risultato delle urne dello scorso 4 marzo. Ci faccia sapere –conclude l’ex primo cittadino- chi ha votato lui e che indirizzo di voto ha dato per non essere definiti degli ignoranti».
«Le dichiarazioni isteriche e offensive di Giovagnorio non ci impressionano, ma sono indicative della goffa inadeguatezza del personaggio a ricoprire il ruolo di Sindaco» afferma Vincenzo Monteliscini, capogruppo di Tagliacozzo Unita. «Una inadeguatezza che il suo latinorum da Azzeccagarbugli non riesce a nascondere e che avrà ripercussioni nefaste sui cittadini. In questi primi due anni abbiamo cercato di correggere gli errori di questa giunta presentando moltissime proposte, ma in cambio abbiamo ricevuto solo insulti», continua Montelisciani. «Vincenzo Giovagnorio si crede un unto dal Signore, mostra insofferenza e ostilità verso chiunque non assecondi i suoi capricci, dispone e impone a suo arbitrio, perché crede che il sindaco sia una specie di signorotto che governa il popolino per grazia divina. A causa sua Tagliacozzo rischia di schiantarsi e farsi male seriamente».