Tagliacozzo. Si chiude il Primo corso internazionale sui disordini del movimento in età infantile patrocinato da Sinpia, Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e dall’Enps, European Paediatric Neurology Society, una tre giorni di lavori serratissimi che si è tenuta nelle sale del convento di San Francesco coordinata dal prof. Federico Vigevano, direttore del reparto di Neuroscienze e neuroriabilitazione dell’ospedale Bambin Gesù di Roma. Nella giornata di domenica il benvenuto del sindaco con l’accompagnamento del complesso bandistico Città di Tagliacozzo.
Il corso «prosegue con successo» il filone di eventi dedicati all’alta formazione medica che Tagliacozzo, e le silenziose e raccolte sale del complesso monumentale francescano in particolare, ospita ormai da cinque anni, sottolinea Danilo Iacoboni, consigliere di maggioranza alla Comunicazione. I partecipanti sono circa 40, una ventina i docenti, molte le nazionalità rappresentate tra cui Giappone, Russia, Canada.
Le lezioni, tenute in lingua inglese dalle 8 alle 20, si svolgono nelle sale “Capitolo dei frati” e “Tommaso da Celano”.
Le patologie che compromettono il movimento sono malattie croniche, spesso progressive, che riducono l’autonomia dei pazienti e per le quali non esistono trattamenti farmacologici risolutivi.
Nei bambini i sintomi possono insorgere dal secondo/terzo anno di vita, per questo è necessario «riconoscere precocemente i disturbi del tono muscolare nel bambino» attraverso un’azione congiunta tra pediatria e neurologia, è il messaggio del prof. Vigevano. «Le nuove speranze della ricerca», prosegue, riguardano la scoperta di «basi genetiche su cui classificare le patologie»; alcune «sono curabili con la riabilitazione o chirurgicamente, attraverso stimolazioni direttamente sul cervello».
Nel 2016 il prof. Vigevano ha ricevuto un prestigioso premio internazionale da parte della Lega contro l’epilessia – Commissione per gli Affari europei, lo European epileptology award, per i risultati clinici e scientifici che hanno contribuito al progresso della conoscenza e del trattamento dell’epilessia.