Avezzano – Sono stati consegnati questa mattina, negli uffici tecnici comunali, i lavori della nuova pista ciclabile. Presenti per la firma ufficiale: Francesco Giulini della Giska di Roma, l’ingegnere Amedeo Figliolini, direttore di cantiere, l’architetto Alessandro Tursi, progettista e direttore dei lavori e l’ingegnere Francesco Di Stefano, dirigente dell’ufficio tecnico.
«Avezzano inizia a fare un passo verso la “normalità” europea. Oramai tutte le città europee e degli altri continenti stanno andando in questa direzione. Si è capito universalmente che l’unica soluzione per rivitalizzare i centri urbani oggi è la bicicletta. La bici non è il fine ma è soltanto uno strumento che permette di far stare più persone nello spazio del centro cittadino», commenta l’architetto Tursi, che ha studiato la nuova pista ciclabile di Avezzano, all’interno del più ampio progetto sulla sicurezza stradale denominato “Sicura 2”, realizzato in collaborazione con Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale dell’Università della Sapienza di Roma, «capisco che alcuni commercianti temono il cambiamento, è una reazione umana. Spesso però la paura ci fa perdere di vista quello che potremmo acquisire con i cambiamenti. I commercianti hanno già a che fare con la crisi che viene soprattutto dal commercio on line che li danneggia non poco. Quando rivive il commercio vengono abbattuti anche vandalismo e episodi di microcriminalità. L’uso della bici permette una ripartizione più democratica degli spazi in città e per questo può essere molto d’aiuto al commercio. È impensabile raggiungere il centro ognuno con un’auto, invece con la bici ogni cittadino è più facile che diventi un potenziale cliente che potrà vivere l’esperienza di fare acquisti in sicurezza».
«Si tratta, inoltre», conclude l’architetto Tursi, «di interventi reversibili, in quanto non stiamo stravolgendo il centro con costruzioni in cemento, parliamo di cordoli in gomma montati sull’asfalto. Teniamo conto che interverremmo su strade che hanno su entrambi i lati il parcheggio. Con la pista, un lato sarà ancora parcheggio, un altro sarà convertirto in ciclabile. È una questione di democrazia dello spazio. Come si è deciso in un incontro pubblico presieduto anche dai rappresentanti dei commercianti, sul lato dove rimarrà il parcheggio, si passerà da quello blu a pagamento a quello di sosta breve con disco orario, che porterà a una turnazione delle auto. Importantissimi saranno i sottopassi in bici alla stazione, in modo che chi vive nella zona nord potrà scendere in centro in bici e viceversa. Ci saranno, infatti, dei passaggi sulle scale dove si potrà portare la bici a mano».
«È un progetto che va nell’ottica della riqualificazione complessiva della città», dichiara il sindaco Gabriele De Angelis, «questa non è un’operazione a sé stante ma si colloca direttamente con l’idea di città-giardino che stiamo già preparando con altre opere e che comprende un intervento che è teso a collegare la parte nord di Avezzano con il parco urbano all’interno dell’ex Arssa, passando per piazza Torlonia e per l’ex Onmi, che diventerà una pinacoteca, fino al Castello Orsini. È anche prevista un’ipotesi di studio per collegare la pista fino alla nuova scuola che stiamo realizzando in località Chiusa Resta così da arrivare a collegarla direttamente al Salviano».