SULLA IMPRESA DI DISSECCARE IL LAGO FUCINO

Considerazioni del Canonico Giacinto CICCOTTI
(Franco Zazzara— novembre 2016)

CAPITOLO III° 

–          L’origine del Fucino si deduce dalla conoscenza delle montagne e dalle tracce dell’ultimo cataclisma –

–          14) –Ho studiato con attenzione  i Monti Marsi , dopo lunghe indagini , ho scoperto in diversi punti della Valle Longa  , di Lecce , Pescina , Aschi Alto , Celano con Ovindoli , le Pagliare e la Petrella , trentaquattro utilissime ed inesauribili miniere di ferro , diciassette miniere di filantrace legnoide –nericcio e di nafta lucida-trasparente . Ho osservato conchiglie pietrificate ed altre produzioni marine nelle valli e negli strati di essi monti . Questo mi ha fatto concludere che il Lago Fucino sia stata opera : a) dell’occupazione del mare e b) dell’ultimo cataclisma .

–          15 –  Cuvier , con le rivoluzioni della superficie del Globo e Leclerc con le prove della teoria della Terra , osservando la disuguaglianza del nostro pianeta , la figura, la formazione, la struttura e la distribuzione  delle grandi rocce , la loro alternanza in angoli sporgenti opposti a quelli rientranti , osservando le conchiglie ed altri fossili marini incastrati e pietrificati in esse rocce o negli strati di terra sedimentati , conclusero che questo luogo  per millenni è stato ricoperto dalle acque del mare . Dedussero inoltre che di quel vasto mare con il suo continuo flusso e deflusso , con i forti movimenti delle rapide correnti e i forti flutti contro le rocce , muovendo il fondo di questo vasto mare , staccarono in parte il fondo muovendo insieme crostacei ed altri animali marini che dopo si accumularono in strati paralleli e orizzontali   , ma sempre con una base inclinata con fenditure perpendicolari , nacquero le secondarie montagne calcaree . Sono piccole masse calcaree , colline sopra argille o sabbie formate dal movimento e deposizione delle acque marine , molto dopo la formazione delle primitive montagne composte da materiale vitreo. Non si conosce se per esplosioni vulcaniche , per inabissamento dell’Atlante  nelle profondità del Globo Terrestre o per altre sconosciute rivoluzioni, il mare abbandonò questo continente inabissandosi o formando il vasto Oceano Atlantico .

–          16) –  E’ ancora visibile la catastrofe dell’ultimo cataclisma , avvenimento descritto non solo nella Bibbia , ma anche confermato e dimostrato geologicamente  dalle terre emerse che si osservano sul continente .

–          17) – La scienza della terra infatti , che è una scienza profana , accetta la sacra dichiarazione biblica . I vari strati del terreno diluviano si trovano distintamente in diversi punti della Marsica , ora sulla sommità dei monti e sulle colline , ed ancora nel profondo delle valli , specialmente a Lecce nei Marsi . Si osservano sostanze accumulate di carbonato di calce , di arena , di argilla , di produzioni marine e lacustri , di intere foreste sepolte ; si nota la natura decomposta nei secoli , convertita in torbe e carbone , da me scoperto . Si deduce che questa regione venne inabissata dal disastro diluviano , come nel cuore dell’Egitto , del Caldeo , della Persia , dell’Indo e del Tibet , nonché della Cina , del Tartaro , in Messico ed in Europa .

–          18 ) – Le acque del mare, ritirandosi dal continente, lasciarono l’incavo del Fucino . Non essendoci acque marine in queste zone , per chi conosce l’idrografia e topografia dei Marsi, è chiaro che   esse dovettero avere il limite e la loro circoscrizione fino alla gola spianata di Cappelle  , mentre le altre spinsero lo scolo nel fiume Imele e nella profonda valle del Liri . Nel ritirarsi le acque dopo il Diluvio Universale , esse restarono soltanto nel Bacino , occupandone  la sua estensione e profondità .

–          19) –  Agli osservatori attenti , le inclinazioni dei Monti che circondano il Fucino e in alcuni punti delle sue spiaggie  color nero cristallizzato  , ha dato luogo alla congettura che l’origine del Fucino sia stato l’effetto dell’esplosione di un vulcano ora estinto . Le surriportate teorie geologiche , il sistema di Beaumont “ sur l’age des montagnes” , l’oro-genesi  documentano invece che nella formazione e struttura del territorio  ci sia un perfetto sincronismo ; inclinazioni e divergenze si ripetono per le correnti e i depositi marini . Nelle rivoluzioni della Terra , nelle maree , e nell’ultimo cataclisma forse sono state trasportate quì produzioni vulcaniche , ma non si osservano nel cratere supposto del lago , né nei dintorni e nei monti circostanti , terre rosse , crete bruciate , rocce calcaree leggere simili alla schiuma di ferro colorata con vernice bianca o verde  , pomici , basalti .piriti solforosi : non c’è nessuna tracci a di un vulcano spento .

 

            CAPITOLO QUARTO 

Il Pitonio o Giovenco , i torrenti e le alluvioni delle Foci e di San Potito sono le positive potentissime cause degli accrescimenti , progressi ed allagamenti del Lago Fucino .

20)—Il Lago Fucino viene alimentato ed accresciuto nel volume dalle acque del Pitonio , ed anche da torrenti , quali le Foci e di San Potito  . Riforniti dalle loro sorgenti  ed accresciuti dalle piogge e dalle alte nevi disciolte dei monti a nord-est e a nord- ovest del Lago , scendono con violenza sui campi coltivati di Celano ed Aielli  , insieme ad altre alluvioni della primavera , dell’autunno ed inverno , e si scaricano nel suo bacino , di cui evidentemente aumentano la grandezza . Questo avveniva anche ai tempi di Strabone che così scriveva : “ Ferunt hunc lacum interdum usque ad montana impleri , rursumque subsidere , ita ut loca , quae lacustribus aquis abducta erant , rursumque detegantur , et cultui fiant apta “ .

21) – Le mie accurate osservazioni fatte  sui monti , sulle loro valli  e la  loro pendenza  , confermano ciò . Oltre alla testimonianza dell’Uditore Franchi  , sappiamo che per queste positive e potenti cause  , il Pitone , i torrenti e le alluvioni delle Foci e di San Potito , dagli anni 1783 al 1787 , il livello del Lago Fucino si era alzato oltre i 15 palmi e dal 1806 al 1816 , l’aumento fu ancora più marcato  ; la  superficie del Lago aveva raggiunto la sua maggiore escrescenza e reso massimo il suo perimetro .

22) – Che siano le acque del fiume Pitone , dei suddetti torrenti e le alluvioni devastatrici le cause dell’aumento e dello straripamento del lago Fucino , lo attestano “ con grido lamentoso gli atterriti “ abitanti di Ortucchio , Trasacco , Luco , Avezzano , San Pelino , Paterno , Celano , Aielli , Cerchio , Colle Armele  , Pescina , San Benedetto e Venere che  , resi più disgraziati da quelle escrescenze , chiedevano aiuto , con le preghiere al Padreterno e al Re .  Il signor C. Lippi , nella sua opera dal titolo “ Lago Fucino ed Emissario di Claudio “ così ha scritto :” I Laghi hanno la loro origine dalle acque piovane , dai torrenti e dai fiumi “ . Nella regione dei Marsi queste cause avvengono pienamente ; i monti , le valli ,i burroni che fanno da corona al Fucino , sono stati spogliati dei  boschi  , le loro colline di alberi e le terre in pendio sono state poste a coltivazione . Così tutti i corsi d’acqua , insieme alle fiumane del rio di San Marco e del rio di San Potito , quando piove e allo sciogliersi delle nevi , diventano impetuosi  e , dopo aver desolato i campi , si riversano nel Lago Fucino . L’esimio geologo Commendatore Afa de Rivera in molte pagine della classica sua opera “Su la restaurazione dell’Emissario e lo scolo Del Fucino “ conferma con dovizia l’argomentazione  dell’esistenza di simili cause :” Essendo quel bacino il recipiente nel quale si raccolgono le acque di una vasta regione montuosa , in tempo di piogge dirotte e di scioglimento delle abbondanti nevicate , parecchi torrenti scendono dalle alture  e  hanno una portata maggiore di quella dell’Emissario . Allora le acque sovrabbondanti si espandono nella conca più bassa del bacino ; queste inondazioni non si potranno diminuire  fin quando , cessata  la piena dei torrenti  , il volume delle acque che si scarica nell’Emissario  , non sia superiore a queste , né se ne possono segnare i limiti  dopo aver disboscato e dissodato i terreni circostanti . Non incontrando ostacoli  , le acque si precipitano con violenza portando giù terra e ghiaia …..”

23 ) – Contro queste inondazioni del Pitone , delle Foci e di San Potito e di altri torrenti , la scienza attuale mi permette di far considerare “ certi ostacoli , potenti rimedi , saggi provvedimenti “ per trattenerle e per depurare le acque piene di torbide terre e ghiaie in appositi luoghi  .

Per approfondimenti: https://francofrancescozazzara.wordpress.com/category/limpresa-di-disseccare-il-lago-fucino-g-ciccotti/

 

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