Tagliacozzo. Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio:
Rancorosi giudizi e polemiche hanno suscitato le minoranze del Comune di Tagliacozzo dopo il Consiglio Comunale da loro voluto non per un confronto costruttivo ma per imporre alla Maggioranza i loro punti di vista in merito a Sanità, Sicurezza, Affari e Politiche Sociali.
La linea amministrativa, secondo il nostro ordinamento democratico, è dettata da chi vince le elezioni. I signori dell’opposizione devono prendere coscienza di aver perso e quindi devono assumere il ruolo istituzionale che gli è proprio. Qualcuno di loro ancora non riesce ad abbandonare il clima della campagna elettorale e forse la delusione è stata eccessiva.
La nostra Maggioranza di Prospettiva Futura invece sta lavorando alacremente, con serietà e impegno, attraverso un dialogo costante e diretto con i Cittadini, cercando di ricostruire un vuoto amministrativo creatosi negli ultimi cinque anni e di sanare i numerosi danni prodotti da chi ci ha preceduto e da chi gli è andato a braccetto.
Ci preme solo sottolineare che, sin dal primo momento del nostro insediamento nel giugno 2016, abbiamo provveduto a prendere contatti con l’Assessore regionale alla Sanità e con i vertici della ASL affinché le attuali disposizioni normative nazionali e regionali fossero interpretate in maniera tale da non creare problemi in termini di offerta, di prestazioni e di servizi per un comprensorio molto più ampio che comprende, non solo il territorio del Comune di Tagliacozzo, ma anche quello dei Comuni di Carsoli, Sante Marie, Cappadocia, Castellafiume, Scurcola e Magliano.
L’Assessore Silvio Paolucci a riguardo è stato molto chiaro e ha dichiarato più volte pubblicamente che nulla sarà tolto al nostro presidio ospedaliero e al suo punto di primo intervento. Anzi, sono allo studio altre soluzioni che accresceranno i servizi della nostra struttura sanitaria; e ciò ci è stato ampiamente confermato anche dal Direttore Generale della Asl dell’Abruzzo Dott. Rinaldo Tordera. Tutto il resto sono illazioni e strumentalizzazioni. Su questo tema abbiamo inoltre aperto un dialogo ed un confronto costante con gli esponenti regionali di riferimento e i vertici della Asl, volto a tutelare al meglio gli interessi del territorio in materia di salute pubblica.
Questa è la linea amministrativa da noi portata avanti con le Istituzioni sovracomunali e sanitarie preposte: dialogo che non è certo subordinazione, come stupidamente e superficialmente qualcuno tende ad interpretare, ma è il riallaccio di un rapporto necessario e funzionale al bene pubblico, purtroppo interrotto da un quinquennio.
L’opposizione che mistifica il concetto di collaborazione nell’amministrazione e che vorrebbe farla da padrona nella gestione della cosa pubblica, in spregio al risultato elettorale democratico dello scorso 6 giugno in Tagliacozzo, farebbe bene ad assumere un atteggiamento di maggior rispetto per il nostro costante impegno e il nostro proficuo lavoro a vantaggio della Comunità. Se avessero avuto la correttezza di dialogare con noi preventivamente, concordando i temi da deliberare in Consiglio Comunale – temi, come quello della Sanità che naturalmente devono coinvolgere tutte le forze politiche e le parti sociali della Città – avremmo sicuramente preso in considerazione le loro proposte. Non subiremo imposizioni da alcuno, tantomeno da chi, come coloro che siedono sui banchi dell’opposizione, da un punto di vista istituzionale, politico, morale ed etico, non hanno nulla da insegnarci.
In merito infine al fatto che il Presidente del Consiglio Comunale e il Sindaco avrebbero estromesso dai punti all’ordine del giorno la “Discussione sulle recenti disposizioni della Regione Abruzzo concernenti la chiusura dei P.P.I. regionali” c’è da dire che tale tema, oltre ad essere già stato trattato in numerose altre interrogazioni (e quindi non reiterabile), non era tecnicamente ammissibile in quanto funzione del Consiglio Comunale è deliberare e discutere esclusivamente sull’oggetto delle deliberazioni.
Per le chiacchierate, esistono i bar, i ritrovi pubblici, le conferenze e i convegni.