L’AQUILA. Ha realizzato un modello in scala, del tutto identico a quello dell’elicottero del 118 caduto all’Aquila il 24 gennaio scorso, ha preso l’aereo da Lecco e ha raggiunto il capoluogo regionale per donare la riproduzione del velivolo al servizio della Asl, in omaggio alla memoria delle vittime dell’incidente.
E’ un giovane residente nella città lombarda, Andrea Fumagalli, 32 anni, appassionato di modellismo, l’autore del prototipo in miniatura dell’elicottero che ora è custodito all’interno della centrale operativa del 118 di L’Aquila. Dopo la consegna del manufatto all’Aquila, gli operatori del 118 hanno cercato una ditta che realizzasse una teca in plexiglas in cui collocare il modellino e lasciarvelo esposto. Detto, fatto: la teca, molto ben fatta e con le montagne aquilane sullo sfondo, è stata realizzata dalla ditta artigianale Cielle Pubblicità di L’Aquila, di proprietà di Livio e Franco Compagni, che l’hanno donata al personale del 118 senza percepire alcun compenso.
E così, da alcuni giorni, all’interno della centrale del 118 di L’Aquila, grazie alla creatività e alla generosità del giovane di Lecco e degli artigiani aquilani, la teca ‘cristallizza’, in modo molto suggestivo, l’immagine dell’elicottero sospeso nell’aria, accompagnata dalla foto dei 5 membri dell’equipaggio che persero la vita in quell’infausto giorno di gennaio, durante un’operazione di soccorso sul monte Cefalone: il medico Walter Bucci, 57 anni di Rocca di Cambio; l’infermiere Giuseppe Serpetti, 59 anni di Arischia (AQ), il tecnico di bordo Mario Matrella, 42 anni, di Putignano (Bari), Davide De Carolis, 39 anni, originario di Teramo, tecnico del soccorso alpino, il pilota Gianmarco Zavoli.
“Siamo davvero colpiti dalla grande generosità del giovane di Lecco e della ditta artigiana di L’Aquila”, dichiara il direttore del 118, dr. Gino Bianchi, “che hanno voluto onorare la memoria e la dedizione dei nostri colleghi scomparsi. La teca, che ora campeggia nella nostra centrale operativa, per noi ha un grande valore emotivo e rievocativo che ci accompagnerà sempre al lavoro” .
Nelle pieghe di questa vicenda, toccante e originale al tempo stesso, vi sono delle curiosità. Fumagalli ha consegnato il modellino il 24 febbraio, a un mese esatto dall’incidente e sull’aereo, che a proprie spese l’ha portato in Abruzzo, ha occupato il posto numero 24.