Caso “parentopoli” a Celano? Il sindaco attacca Del Corvo e Pd: “Sì ad affidamenti diretti, facciamo lavorare tutti”

Celano. A seguito delle inchieste pubblicate su Terremarsicane sugli affidamenti di incarichi e di appalti diretti da parte del Comune di Celano, il sindaco risponde all’opposizione tramite il suo ufficio stampa. Il primo cittadino attacca Calvino Cotturone, segretario del Pd cittadino e Antonio Del Corvo, ex presidente della Provincia, attualmente consigliere comunale di minoranza a Celano.

Il sindaco nega che gli atti non siano stati pubblicati nell’albo pretorio on line, come anche “contestato” dal direttore di questa testata e come anche accertato dal segretario comunale Attili, in Comune, il quale, in particolare nella circostanza dell’affidamento di un incarico di 50mila a Luigi Ciaccia, ha definito la pubblicazione sull’albo pretorio, a distanza di otto mesi, “un’eccezione che può capitare”.

Confermiamo che l’atto, acquisito in esclusiva da Terremarsicane e poi commentato anche su altri giornali, al momento della pubblicazione sul nostro giornale, non era pubblicato ancora sul sito internet del Comune ma è stato reperito con attività giornalistica del direttore della testata.

Il testo integrale della nota del Comune:

Alla luce delle polemiche, sterili e strumentali, di bassissimo profilo politico, il Sindaco Santilli di Celano, chiarisce le azioni della propria amministrazione.

Penso si sia gettata tanta benzina sul fuoco e ci si sia anche divertiti a gettarne ogni giorno di più negli ultimi tempi sui mass media e social network sulla mia amministrazione, a torto o a ragione non mi interessa, perché la libertà di stampa e di espressione sono sacrosante in un sistema democratico, guai se accadesse il contrario.

Parto sempre dal presupposto, che parlare tanto per parlare dicendo cose banali e scontate serva a nulla e a volte si rischia anche di peggiorare le cose. La politica è fatta di tempi e bisogna sceglierli bene, non cadendo in sterili e strumentali provocazioni, che però superano il colmo quando si va alla ricerca dello scandalo facendolo ricadere nelle sfere personali e familiari degli amministratori, a far intendere un quadro nebuloso e offuscato dell’amministrare la res pubblica, ma soprattutto teso a screditare l’immagine di Celano della quale mi onoro di esser Sindaco.

Sono state fatte delle scelte politico-amministrative e le rivendico con forza, perché le ritengo giuste e negli interessi della collettività, al di là che abbiano interessato parenti dei miei amministratori. Non può essere una colpa avere parenti che fanno un determinato lavoro che può riguardare la cosa pubblica e non ritengo giusto che questi e le loro famiglie debbano pagare lo scotto di avere un parente in politica. A maggior ragione, perché si è agito secondo le fondamenta imprescindibili del nostro modo di far politica, ovvero il rispetto della legge e la trasparenza amministrativa, tenendo sempre ben presente il principio della rotazione, sia quando lavori o incarichi hanno riguardato chicchessia, sia tanto più quando le scelte sono ricadute su parenti.

L’amministrazione esprime la volontà/direttiva politica su un dato problema, gli uffici comunali nel pieno della propria autonomia danno seguito alla risoluzione del problema secondo la normativa vigente.

Quello che ci interessa è che i lavori vengano fatti a regola d’arte, gli incarichi professionali portino i risultati attesi da anni, tutto secondo legge, non di certo andare a scovare sulla percentuale di partecipazione di chicchessia in una società o impresa, tantomeno andare a sindacare sulle opinioni di chi demagogicamente vuol deviare o fuorviare la buona operatività di questa amministrazione visibile oggettivamente agli occhi dell’opinione pubblica, la sua trasparenza ed onestà.

Gli stessi amministratori, soprattutto i consiglieri comunali che non fanno parte della giunta, sono incentivati dal loro stesso sindaco a cogliere tutte le occasioni possibili, affinché aumentino il loro bagaglio culturale e formativo nella ricerca dei fondi e finanziamenti Europei per il proprio ente, piuttosto che far tornare indietro i medesimi per l’incompetenza e l’incapacità stratificata di taluna politica di saperli prendere.

Ad ogni modo, ogni avviso o atto, compreso quello degli amministratori, è pubblico sull’albo pretorio del Comune di Celano, visionabile e consultabile secondo i termini di legge e proprio per questo opinabile. Mi giova tuttavia, che mi si inviti a rispondere di queste cose al primo consiglio comunale utile al dottor Del Corvo, sarà l’occasione di chiarire una volta per tutte anche i tanti incarichi a parenti e affini dell’ex Presidente della provincia in 5 anni di sua amministrazione, come anche quelli in cui per decenni è stato amministratore del comune di Celano, peccato invece per Cotturone che ahimè non ha nemmeno occasione di sedere sui banchi dell’opposizione del consiglio comunale per discuterne, perché anche in questo caso ne sarebbero emerse di belle per quanto concerne l’utilizzo di soldi pubblici dell’ente.

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