Avezzano. Un sistema di trasporto pubblico locale efficiente, accessibile, economico ed ecosostenibile, in grado di garantire la mobilità “facile” in tutta la città e un agevole accesso alle zone del centro.
Nella visione del futuro di Avezzano di Andrea Paolucci, 35 anni, laureato, esperto in organizzazione aziendale nel ramo del trasporto merci e persone, candidato nelle liste di Leonardo Casciere per le prossime elezioni amministrative, c’è un sistema di trasporti nuovo che possa diventare il fulcro della mobilità all’interno della città.
“La realizzazione di una rete di trasporto integrata, che soddisfi le esigenze sociali e promuova lo sviluppo economico del nostro territorio, è ormai una necessita, per restare al passo con i tempi e rendere la città più vivibile e alla portata del cittadino. Non si tratta di un’utopia, ma di una visione realistica di un possibile futuro, basata su alcuni punti di programma chiari”
Un progetto pensato riprendendo esempi di successo di altre città, dove l’efficienza del trasporto pubblico è una realtà solida. Si parte dalla decongestione del traffico e dal miglioramento dell’accessibilità del centro “Occorre predisporre parcheggi scambiatori sulle arterie di accesso alla città, collegati con navette ecologiche ( minibus metano e/o elettrico ) con il centro cittadino. Tutto ciò per rendere facilmente accessibile la zona commerciale del centro cittadino, penalizzata dalla carenza di spazi e di parcheggi per i veicoli privati”.
Un trasporto pubblico che dovrà essere sicuro e accessibile a tutti: “Rispetto e attenzione verso l’ ACCESSO GENERALIZZATO. Il trasporto pubblico è per sua natura sociale, deve poter essere facilmente accessibile a tutte le categorie. Non parlo solo di automezzi dotati di idonee attrezzature, ma anche di strutture di supporto adatte come ad esempio stalli di fermata adatti all’ imbarco dei diversamente abili”. E ancora: “Puntare sulla sicurezza del sistema nella sua totalità; degli automezzi, con manutenzione regolare e personale professionale e qualificato, e delle persone, con un sistema di videosorveglianza sia bordo mezzi che a terra, in modo da garantire un’elevata sicurezza per l’utenza e per il personale di bordo.”
Il miglioramento dei trasporti non potrà non passare attraverso un rinnovo del parco mezzi “con veicoli ecocompatibili verso la ecosostenibilità, in modo da permettere una decarbonizzazione del trasporto pubblico (ovvero liberando il trasporto dai combustibili fossili ), rispettando le direttive europee, che prevedono entro il 2030 il completamento degli interventi sotto questo aspetto, e permettendo un abbattimento dei costi per il carburante”, e un miglioramento della copertura “creando una rete più capillare ed efficiente, in grado di servire tutta la città e le sue frazioni; inoltre garantire servizi speciali per eventi, in modo tale da renderli maggiormente fruibili”.
In ultimo, Andrea si sofferma sull’aspetto della cosiddetta mobilità dolce (spostamenti a piedi e in bici): “ogni angolo della città va rivisto e ripensato al fine di garantire comodità e sicurezza per tutti coloro che vorranno scegliere la mobilità dolce. Attualmente, in molte parti della città, ci sono ancora troppi impedimenti e passaggi pericolosi”.
Un programma ambizioso, innovativo per la città, con idee pratiche e realistiche, nella convinzione che una città moderna, dinamica e attiva non possa prescindere da un sistema di trasporti che faciliti gli spostamenti e decongestioni il traffico, riducendo i tempi “persi” per gli spostamenti e facilitando gli accessi a tutte le aree della città.
Un programma che trova naturale collocazione all’interno del progetto per la città di Leonardo Casciere, come ammette lo stesso Andrea: “Con Leonardo c’è stata subito accordo nella visione di ciò che dovrà essere, è il primo ad avere una visione diversa e nuova della città. Per Avezzano pensa in grande, crede nelle potenzialità della Marsica ed è aperto a tute le idee che possano sfruttare al meglio tali potenzialità”.
Andrea Paolucci chiude con un ambizioso auspicio: “Mi piacerebbe poter creare qui un modello vincente, che possa essere esempio anche per altre realtà; vorrei non si parlasse più solo di “modello nord Italia”, ma si cominci a parlare anche di MODELLO AVEZZANO”