Gioia dei Marsi. Sabato, nella sala consiliare del comune di Gioia dei Marsi, si è tenuto un importante convegno contro la violenza sulle donne.
Hanno preso parte all’evento il sindaco avvocato Gianclemente Berardini, la dottoressa Annamaria Bacchetta, il vice sindaco avvocato Emiliana Longo, il dirigente scolastico professor Mauro Scorrano, insegnanti e alunni dell’ istituto comprensivo San Giovanni Bosco, la professoressa Cesira Sinibaldi, la dottoressa Roberta D’Avolio, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica dell’ Aquila, la Senatrice Stefania Pezzopane.
I vari interventi hanno fatto da cornice alla toccante testimonianza delle due sorelle Selmanaj Resmie e Blerta, supportate dalla presenza dei fratelli in platea, figlie e sorelle di Fatime e Senada Selmanaj, barbaramente uccise dal rispettivo marito e padre Veli Selmanaj, il 16 ottobre 2013 nel parcheggio di un supermercato di Pescina.
Il vicesindaco di Gioia dei Marsi e l’avvocato Annarita Terenzi, avevano seguito la signora Fatime Selmanaj nelle fasi della separazione civile dal marito assassino. Per questo motivo hanno accolto la proposta della dottoressa Bacchetta e della Pezzopane di apporre una targa, contro il femminicidio e le violenze in genere sulle donne, nelle aule consiliari, che riporta la seguente frase “In memoria di tutte le donne morte per mano violenta di chi diceva di amarle”.
Per dare quindi un forte segnale politico istituzionale contro tale fenomeno, che distrugge la vita di troppe donne, il comune di Gioia ha deciso di seguire l’esempio di altre amministratrici della Valle del Giovenco.
Oltre alla targa, nella sala consiliare, c’era anche una panchina rossa, ulteriore simbolo della lotta al femminicidio, che verrà collocata nella piazza del paese.