Tutti i premiati nella kermesse Carlo D’Angiò

Avezzano. “Si è conclusa ufficialmente la kermesse di spettacolo, cultura e musica dedicata all’evento storico con protagonista re Carlo I D’Angio’, condottiero della dinastia angioina che nel 1268 cambiò per sempre le sorti del Centro-Sud Italia. Il 6 e il 7 luglio, ad Avezzano, 21 illustri ospiti d’arte, immersi nella magica notte di Piazza Risorgimento, hanno abbracciato il prestigioso riconoscimento ideato dall’architetto Fallocco, presidente del Centro Studi d’Angio’”. È quello che si legge in una nota inviata dalla giornalista Gioia Chiostri, che continua:

“Il neosindaco di Avezzano, De Angelis ha detto: «E’ stato un avvenimento straordinario. Abbiamo accettato con onore il Premio dall’Amministrazione di Scurcola. Il passaggio di testimone? Un segno di buona coordinazione».

Nel nome reale e leggendario di Carlo I D’Angio’, si è risvegliata, nelle due notti marsicane di meraviglia appena trascorse, la spinta ambiziosa di un territorio intero, che vuole fare sempre meglio, rispetto ad un passato comunque narratore di gesta e di storie gloriose. Su un unico palco e sotto il tetto dell’arte, della cultura, del passato e del futuro del Premio Internazionale dedicato alla rivoluzionaria Battaglia dei Piani Palentini, si sono radunati i tanti successi sensibili dell’umanità nazionale. Dal mito di un re, quindi, si è corsi velocemente alla dodicesima edizione del Premio Internazionale Carlo I D’Angio’, riconosciuto ad eminenti personalità dell’universo creativo attuale, chiamate ad essere protagoniste anche della terra marsa per due notti d’estate.

La città di Avezzano ha spalancato le porte all’evento di matrice europea, che ha potuto godere, quest’anno, della presenza di 21 colonne portanti dello star-system moderno: 21 ospiti, cioè, premiati dal luminoso riconoscimento marsicano intitolato al re angioino che ebbe modo di attuare, attraverso proprio gli angoli geografici della Marsica, una vera e propria rivoluzione politica e sociale delle terre del Sud Italia. «Il Premio D’Angio’ da Scurcola Marsicana è passato, quest’anno, per la prima volta, nelle mani della città di Avezzano. Si tratta di un evento prezioso, che Scurcola ha sempre tenuto custodito nel suo scrigno territoriale, riproponendolo per 11 anni di età. – ha affermato il sindaco Gabriele De Angelis, durante la manifestazione – Questo viaggio medievale, proposto dal Centro Studi e che, a partire da adesso, coinvolgerà tutta la Marsica, è molto interessante ed è anche un segnale importante, perché si allargherà l’orizzonte della rievocazione storica della nota Battaglia di Tagliacozzo anche ad altre realtà. Un bel segnale di collaborazione». In pochi mesi d’inverno, infatti, è nata una rete di Comuni non solo marsicani, pronti a dare la spinta giusta all’ambizioso progetto che li coinvolgerà direttamente, nel nome di un consenso unico circa la sua validità. Premiati, quest’anno, in merito alla kermesse del riconoscimento D’Angio’, la presentatrice TV Maria Giovanna Elmi, il regista Walter Garibaldi, il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Nicola Marini, l’attore Flavio Bucci, l’attore Lando Buzzanca, la musicista e cantante Tiziana Rivale, il comico Antonio Fiorillo, il regista a sfondo sociale Modestino Di Nenna, l’esperto di gastronomia Alessandro Circiello, il cabarettista Antonio Giuliani, il regista Pierfrancesco Pingitore, il giornalista Marco Fratini, la cantante Donata Lombardi, il compositore e direttore d’orchestra Vince Tempera, l’attrice televisiva Maria Rosaria Omaggio ed, infine, Cesare Lanza e il medievalista Paolo Grillo (assenti alla premiazione per motivi personali). Le due notti di storia e cultura sono state condotte dal presentatore Luca Di Nicola e da Serena Gray.

Premiate, inoltre, da parte della Presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, nell’ambito dell’evento internazionale, anche due aziende del circuito produttivo marsicano e abruzzese, quali la Abrex.net ed Eurocash. Illuminati, poi, dalla luce del Ral, ossia dal Riconoscimento per l’attività artistico-culturale locale – emolumento proposto quest’anno, per la prima volta, dal Centro Studi marsicano Carlo I D’Angio’ in collaborazione con il Gal Terre Aquilane – il tenore di terra marsa Aleandro Mariani e l’attore Corrado Oddi. Durante la seconda serata di premiazioni, sono stati rivestiti di onore anche i nomi degni di nota del regista Pierluigi Di Lallo e quello di Paola Tassone, per i loro meriti acquisiti in campo culturale e sociale. «Ci siamo spostati ad Avezzano quest’anno, – ha dichiarato, dal canto suo, il sindaco di Scurcola Marsicana, Maria Olimpia Morgante – per il bene e la crescita di un territorio-sistema. Scurcola è tanto: questo paese è arte, cultura e storia, una storia, in realtà, che pochi conoscono fino in fondo, purtroppo. Carlo I D’Angio’, proprio a Scurcola Marsicana, ha lasciato bei segni: nello stesso gonfalone del Comune, c’è ritratto il famoso giglio. Per non parlare poi della Statua Lignea di Santa Maria della Vittoria e dell’Abbazia Cistercense Francese di Santa Maria della Vittoria, la più grande dell’Italia del Sud».

Il Premio Internazionale Carlo I D’Angio’, però, non concluderà qui la sua corsa. Il cerchio con la storia, infatti, si ricongiungerà, grazie all’estate medievale che verrà promossa a partire dal mese di agosto venturo, allorquando quattro stelle geografiche della Marsica incroceranno tra di loro le forze per dar vita, sotto la lucida guida del Centro Studi D’Angio’, ad una contaminazione storica mai vista, che da Ortucchio giungerà fino alle porte di Napoli. Questo il tenore della filosofia pionieristica inserita nel progetto ‘Marsica Medioevale’: il gentile proseguimento del Premio Internazionale D’Angio’. «Si tratterà di uno spettacolo nello spettacolo – ha chiarito il presidente del Centro Studi, l’architetto Lorenzo Fallocco – ‘Marsica Medioevale’ è un progetto partorito lo scorso anno. Interessa diversi Comuni della Marsica, ma anche la Regione Lazio e la Regione Campania: il percorso di due cavalieri diversi ma simili nella bramosia, quali il re angioino Carlo D’Angio’ e l’ultimo discendente della casata normanno-sveva, Corradino di Svevia, sarà ricreato attraverso una scenografia da film, la quale andrà a toccare tutte le ultime tappe del viaggio di questi due timonieri, che si sono scontrati, per l’ultima volta, sui Campi Palentini».

8 Comuni, 3 Regioni, 3 Stati, quindi, si stringeranno le mani per permettere all’ingranaggio del Medioevo di rincominciare a muoversi degnamente sul panorama odierno, dando voce ad un nuovo corso per le mire espansionistiche turistiche dell’entroterra marsicano. Il presidente del Consiglio Regionale, Di Pangrazio, dopo aver caldamente riconfermato, come già fatto negli anni scorsi, il suo sostegno al progetto, ha rimarcato un nuovo patto di collaborazione e di rete con una propria delibera di adesione, in base a quanto decretato già dai Comuni interessati. In prima fila, anche la senatrice Pezzopane, sostenitrice dell’evento sin dalla sua genesi, che ha rinnovato la sua fiducia al Centro Studi, sottolineando come «la passione per l’attività culturale di rievocazione storica sia divenuta il simbolo, negli anni, della forza di un territorio vasto». Il prologo e l’epilogo di una storia tutta medioevale, quindi, avverranno nella cornice di una geografia nuova e unita, che parla, anzitutto, la lingua della terra del mitico Lago. Il 13 agosto ci sarà il corteo storico ad Ortucchio, il 21 agosto a Scurcola Marsicana ed il 25 agosto, per concludere, ad Avezzano. «Questo sarà l’anno zero – ha concluso l’architetto Fallocco – di un progetto vissuto a mille. Con otto amministrazioni consorelle, partirà dal 2017 un altro senso di storia, che si unirà al concetto della potenzialità di un territorio intero, cambiando per sempre in positivo le sorti, dal punto di vista turistico, del Centro Sud Italia. Il 25 agosto, infatti, proprio ad Avezzano, Carlo I D’Angio’ distrusse l’Abbazia di Pietracquaria per poi dirigersi sulle sponde del Lago Fucino e puntare diritto sull’antica Marrovium, ossia l’odierna San Benedetto dei Marsi, passando anche per l’isola di Ortigia (Ortucchio). Facciamo valere questa nostra anima leggendaria. Proviamo a fare questa rete insieme»”.

 

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