Avezzano. Fervono i preparativi in città per l’arrivo degli Alpini. Da venerdì 4 agosto fino a domenica 6, le penne nere invaderanno le strade di Avezzano, portando l’allegria e il coraggio che sono tipici solo degli Alpini.
“La città di Avezzano è felice e orgogliosa di ospitare il raduno degli alpini del IV raggruppamento. A tutti gli alpini e alle loro famiglie voglio rivolgere il benvenuto mio personale e dell’intera assise civica, nella consapevolezza che la loro presenza in città, per tutto ciò che i gruppi alpini hanno rappresentato e continuano a rappresentare per la nostra storia, porterà lustro e gioia a tutti i cittadini”, ha detto il sindaco Gabriele De Angelis, questa mattina, presentando l’evento nella sala consiliare, “per me in particolare, che sono figlio di un militare, questa occasione è motivo di ulteriore emozione, perché so quanti sacrifici comporti l’indossare una divisa, sacrifici che non sempre hanno il riconoscimento che meritano. Non parlo solo del contributo offerto nei momenti di guerra, che ci auguriamo tutti non debbano più ripetersi, ma anche nei momenti di pace.
Per non dire del loro lavoro fattivo in occasione di quegli eventi calamitosi che hanno funestato il nostro territorio, emergenze in cui lo spirito alpino soccorre letteralmente popolazioni allo sbando, aiutandole materialmente e spiritualmente. Il mio, pertanto, non è un auspicio ma una certezza: gli avezzanesi e i marsicani tutti, che tanti alpini hanno donato alla patria, vi accoglieranno con l’affetto e la riconoscenza che meritate, non facendo mancare ogni genere di conforto e sincera vicinanza. Veder sfilare le vostre penne nelle nostre strade sarà per noi un momento di festa e lo stesso spero sia per voi, confidando che abbiate l’opportunità di guardarvi intorno e godere della bellezza della nostra terra, così da riportare nelle vostre case il ricordo di una città ospitale e, perché no, da tornare a visitare. Perché qui sarete sempre a casa e non soltanto dal 4 al 6 di agosto.
Un ringraziamento, infine, voglio rivolgerlo al presidente della Sezione Abruzzi dell’A.N.A. Pietro D’Alfonso e a tutti gli intervenuti affinché questo straordinario evento di celebrazione venga ricordato negli anni a seguire”.
Sulle vicende storiche che hanno caratterizzato la nostra Patria nel corso della Prima Guerra Mondiale, sono state dette innumerevoli cose, migliaia di libri sono stati scritti – storie generali e particolari, militari e diplomatiche, politiche ed economiche – ed altri verranno pubblicati in occasione del Centenario della Grande Guerra nel quale si inserisce il Raduno degli Alpini del IV Raggruppamento.
Ha detto il presidente della Sezione Abruzzi dell’Ana, Pietro D’Alfonso, che ha continuato:
È dal 1919 che gli Alpini ricordano i Caduti della Grande Guerra. Lo hanno fatto formando questo sodalizio e hanno inciso nel marmo della colonna mozza in Ortigara la regola immodificabile, l’essenza stessa della associazione, che è racchiusa nel motto: “Per non dimenticare”.
Quello che interessa alla nostra Associazione, però, non è tanto un’idea di commemorazione statica e storicistica – che altri ben più qualificati potranno fare – quanto piuttosto il ricordo dinamico e vivo dell’uomo semplice e della sua tenacia, del suo infinito coraggio e senso del dovere che riesca a suscitare negli uomini d’oggi quei sentimenti di compassione e di ammirazione che impongono di misurare le proprie azioni quotidiane con tanto valore. Anche i più tragici e grandiosi eventi si perdono nella memoria: i lutti si dimenticano, l’erba ricresce sulle trincee e sulle tombe; imperi sono crollati ed altri cambiamenti si verificheranno. Ciò che resta è l’esperienza umana del dolore e del dovere, la profonda capacità di dare e di resistere, una lezione sommessa ed altissima di piccoli uomini sconosciuti, più veri e più grandi dei Grandi.
Anche l’esperienza umana del dolore del dovere, tuttavia, per non andar perduta ha bisogno che nella coscienza collettiva della società vi sia la consapevolezza che i fatti che caratterizzarono quel periodo furono reali e passarono sulla pelle di centinaia di migliaia di ragazzi, di uomini e di donne.
Occorre fare in modo che i nomi incisi sui monumenti ai caduti presenti nelle nostre città e nei nostri paesi, tornino ad essere abbinati ad un essere umano fatto di carne, di sangue e di ossa. Ad un essere umano che aveva i suoi affetti familiari, le sue amicizie, le sue attività come chiunque di noi. Occorre, cioè, restituire la dignità di uomo a quello che oggi altro non è che un semplice nome inciso sulla lapide. Occorre, infine restituire a quegli uomini anche la dignità di soldati e quella di semplici eroi. Già perché i soldati italiani furono eroi sulle pietraie del Carso, sulle nevi dell’Adamello. Furono eroi in Ortigara, in Pasubio e sul Grappa. Ovunque!
Dunque chiediamoci oggi cosa abbia spinto questi ragazzi ad affrontare i disagi, i pericoli e gli orrori di quella Guerra. Scopriremo, attraverso le testimonianze dei nostri Reduci che la stragrande maggioranza, andarono al fronte e si comportarono da soldati solo ed esclusivamente per rispondere ad un semplice ed elementare dovere del cittadino. Difendere la propria Patria.
Oggi sono particolarmente Fiero di essere qui, con Voi, rappresentanti dei Gruppi Alpini nella Sede Civica di una Città, Avezzano, che ha dato un grande contributo a quella stagione per noi motivo costante di RICORDO e CELEBRAZIONE. Come Presidente dell’A.N.A. Sezione Abruzzi, desidero ringraziarvi per il contributo che tanto generosamente avete dato e state dando nella rinnovata fase di emergenza, come parte integrante della Protezione Civile Nazionale, nelle attività di supporto e logistica nei recenti eventi che hanno colpito la nostra terra e il Centro Italia.
Ai Gruppi Alpini del IV RAGGRUPPAMENTO che giungeranno in tanti ad Avezzano da tutta Italia, và un caloroso saluto di benvenuto ed un invito a scoprire questo magnifico territorio. Grazie, sinceramente, per lo sforzo organizzativo ai Gruppi Alpini della Marsica in particolare, che hanno ribadito efficienza e capacità operative autentiche. RITROVARSI ad AVEZZANO in tanti sarà una Festa, ma soprattutto il rinnovato abbraccio al nostro territorio, alla nostra gente, alle nostre comunità.
Le vie chiuse, i divieti dei parcheggi, le vie in cui passeranno i cortei:
ORDINANZA N. 332/2017
4 agosto 2017 – “DEPOSIZIONE CORONA MONUMENTO ALPINI”
Via Don Minzoni, dall’incrocio con Via C.Di Vittorio Veneto e Via Cimarosa, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, di Venerdì 4 Agosto 2017, istituzione del Divieto di Sosta per tutti i veicoli.
4 agosto 2017 “CERIMONIE PALAZZO DEL MUNICIPIO – CORTEO – CERIMONIA CATTEDRALE DEI MARSI”
Le Bancarelle del Mercato di Via di Piazza Torlonia e Piazza della Repubblica saranno collocate in Via Mazzini.
Su Piazza della Repubblica, sarà vietata la sosta dei veicoli sin dal mattino. Dalle ore 15.00 al termine sarà vietata la sosta dei veicoli anche sul percorso del corteo, Via Marconi (tutta la lunghezza) e Via Corradini, nel tratto compreso tra l’incrocio con Via Trieste e l’incrocio con Corso della Libertà. Su queste strade, Via Marconi e Via Corradini (solo la parte centrale – prospiciente Piazza Risorgimento), dalle ore 16.00 al termine, sarà altresì, vietato il transito dei veicoli.
4 agosto 2017 – “SCHIERAMENTO E SFILATA“
Istituzione del divieto di sosta “con rimozione” e del divieto di transito per tutti i veicoli, dalle ore 6.00 al termine, sulle seguenti strade:
- Via Don Minzoni, ambo i lati, dall’incrocio con Via I. Silone all’incrocio con Via C.di Vittorio Veneto;
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Via degli Eroi, corsia centrale (ad eccezione dei mezzi/autocarri, debitamente autorizzati, per la vendita di prodotti (gastronomia, ecc.);
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Via degli Eroi e Via M.Celio, dall’incrocio con Via delle Olimpiadi all’incrocio con Via Don Minzoni;
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Piazza della Repubblica, intera ampiezza.
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Via di Piazza Torlonia, lato sud e lato nord;
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Via Lolli, Via Mattei e Via Iatosti, dall’incrocio con Via XX Settembre all’incrocio con Via di Piazza Torlonia;
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Via XXIV Maggio, dall’incrocio con Via Gramsci all’incrocio con Piazza della Repubblica;
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Via Rosselli e Via A.M.Torlonia, dall’incrocio con Piazza Torlonia all’incrocio con Via B. Croce.
Istituzione del divieto di sosta “con rimozione”, dalle ore 6.00 al termine e del divieto di transito, dalle ore 8.00 al termine, su:
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Via Don Minzoni, nel tratto compreso tra l’incrocio con Via C.di Vittorio Veneto e l’incrocio con Via Valerii (compreso il sottopassaggio di Via Pagani);
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Via Pagani, ambo i lati, dall’incrocio con Via Valerii all’incrocio con Via Bagnoli;
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Via Bagnoli, ambo i lati, dall’incrocio con Via Pagani all’incrocio con Corso della Libertà;
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Corso della Libertà, ambo i lati, dall’incrocio con Via Bagnoli all’incrocio con Via Corradini;
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Via Corradini, ambo i lati, dall’incrocio con Via Cataldi all’incrocio con Via Trieste;
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Via Marconi, ambo i lati, dall’incrocio con Via Corradini a Piazza della Repubblica.
Istituzione del divieto di sosta, dalle ore 6.00 al termine su:
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Via Mazzini, dall’incrocio con Piazza della Repubblica all’incrocio con Via B. Croce, ad eccezione dei veicoli impiegati nel servizio di emergenza sanitaria;
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Via XX Settembre, dall’incrocio con Via Vezzia all’incrocio con Via Leone Marsicano, ad eccezione di quelli autorizzati (art. 7 comma 1 lett. d) “veicoli a servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria” – o con specifico pass, rilasciato dall’Associazione Nazionale Alpini;
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Via Nazario Sauro, terminal servizio di trasporto pubblico urbano, dall’incrocio con Via Marconi all’incrocio con Via Cataldi, ad eccezione dei mezzi/autocarri, debitamente autorizzati, per la vendita di prodotti (gastronomia, ecc.);
Dalle ore 20.00 di venerdì 4 e sabato 5 agosto 2017 alle ore 01.00 di sabato 5 e domenica 6 agosto 2017, l’adozione dei sotto indicati provvedimenti:
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Istituzione del divieto di sosta e del divieto di transito, su:
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Via Corradini, dall’incrocio con Via Monte Grappa all’incrocio con Via Rosselli;
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Via Garibaldi, dall’incrocio con Via Valerii all’incrocio con Via Amendola;
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Via Diaz, dall’incrocio con Via Trento all’incrocio con Corso della Libertà;
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Via Trento, dall’incrocio con Via Corradini all’incrocio con Via Diaz;
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Via Fontana, dall’incrocio con Via Mazzini all’incrocio con Via Marconi;
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Via Marconi, dall’incrocio con Via Corradini all’incrocio con Piazza della Repubblica:
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Via Cataldi, dall’incrocio con Via N. Sauro all’incrocio con Via Corradini;
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Via Amendola, dall’incrocio con Via Cataldi all’incrocio con Via Garibaldi;
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Via Vittorio Veneto, dall’incrocio con Via Amendola all’incrocio con Via Valerii;
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Via Monte Zebio, dall’incrocio con Via Veneto all’incrocio con Via Cataldi;
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Corso della Libertà, dall’incrocio con Via Corradini all’incrocio con Via Valerii;
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Via Trieste, dall’incrocio con Via Valerii all’incrocio con Via Corradini;
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Via N. Sauro, dall’incrocio con Via Mazzini all’incrocio con Via Cataldi;
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Via Pagani, dall’incrocio con Via Diaz all’incrocio con Via Corradini.
Emozionate è stato il tipico rito del passaggio della stecca, consegnata a De Angelis in attesa che la prendono gli alpini di Roma a fine evento, e il regalo che hanno voluto fare gli alpini, un quadro, all’amministrazione comunale di Avezzano.