Capistrello. Grande successo e affluenza di turisti e di pubblico alla 53esima edizione della festa delle fragole e della montagna, sull’altopiano della Renga a Capistrello. Manifestazione egregiamente organizzata dalla Pro loco di Capistrello, con la partecipazione dell’associazione i Marsi nel Lazio e del Gruppo Storico Romano.
Grande affluenza di pubblico anche al convivio storico nell’ambito del quale è stata riferita la figura della Pizia del Fucino, la considerazione storica degli oracoli marsi ed il loro ruolo nel sistema sociale e romanizzato dei Marsi, all’epoca della realizzazione del complesso monumentale dell’emissario del Fucino, da parte dell’imperatore Claudio. Come promesso la
“Signora del dei marsi” si è tolto il velo misterioso del tempo ed ha rivelato i tratti simbolici che sono appunto di Demetra o Dea Madre in trono e non quelli della divinità cetonia dei boschi, Angitia, cui la Soprintendenza continua invece a riferire il tempio presso Luco dei Marsi in località Pedogna.
“Nessun attributo simbolico della dea e figurazione generale della statua riconduce ad Angizia e quindi al suo culto, il cui sacello era semmai all’aperto, nel bosco sacro limitrofo a lei dedicato – ha precisato il presidente de I Marsi nel Lazio, avvocato Mario Di Domenico – benché sembrerebbe che il suo culto sia stato praticato anche qui, come attesterebbe il rinvenimento di una statuina, nel sec. XIX riferibile a quello dell’altra primordiale dea madre o Potnia Teheron, ereditato dalla civiltà Egeo cretese e fatto proprio dalla cultura religiosa e tradizionale de marsi in Angitia’.
In questo ambito e nello spirito della loro vocazione associativa dal 1992, I Marsi nel Lazio, hanno inoltre segnalato e sollecitato l’intervento del Comune di Capistrello per la salvaguardia dei reperti archeologici, segnalati dal 1992 ma senza intervento alcuno alla Sovrintendenza d’Abruzzo.
“Le Sovrintendenze hanno semplicemente una competenza amministrativa che si è rivelata in maniera stantia e non sempre efficace – ha criticato il presidente de “i Marsi nel Lazio – mentre in una moderna società servono competenza ma soprattutto capacità ed efficacia d’intervento”.
I reperti qui riferiti sono stati perciò sollecitati all”attenzione dell’autorità municipale di Capistrello e del Reparto Operativo dei Carabinieri per il loro recupero dal patrimonio, perché vengano prelevati dal. bosco ove ancora si trovano e predisposte tutte le cautele in loro potere per la salvaguardia del patrimonio storico che è e deve essere restituito alla collettività. Sono state inoltre anticipate ulteriori iniziative, in sinergia tra la Pro Loco di Capistrello, il Gruppo Storico Romano e i Marsi nel Lazio per il riconoscimento e la piena considerazione del complesso monumentale del Fucino nel più vasto parco archeologico e nel patrimonio dell’Unesco. Il Comune di Capistrello, in persona del Sindaco, Francesco Ciciotti, ha condiviso e promesso l’impegno dell’Amministrazione al sostegno di ogni iniziativa volta a questo scopo “a partire dalla preservazione del patrimonio storico locale”.
La manifestazione si è poi protratta con grande coinvolgimento del pubblico alle rappresentazioni del Gruppo Storico Romano, come la vendita degli schiavi, i combattimenti gladiatori, il culto e le danze delle vestali, la scuola gladiatoria che ha visto la partecipazione dei numerosi bambini.