Avezzano. “E’ la dimostrazione più nitida e cristallina che non c’entra nulla la spilletta che un eletto ha appuntata al petto per definirne il grado di onestà, rettitudine e amore o disinteresse nei riguardi delle esigenze della collettività. In politica, come d’altronde in tutti i campi e settori della vita, la differenza la fanno sempre e solo le persone. Dunque la mia ammirazione e stima al sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis per il gesto di cui a nome dell’amministrazione comunale si è reso protagonista. Gesto che permetterà a una quarantina di giovani disoccupati di effettuare per sei mesi un tirocinio lavorativo, percepire in totale circa 3600 euro ma soprattutto di porre le basi e formarsi per un futuro all’insegna dell’occupazione. 150mila euro tolti allo staff del primo cittadino dell’importante Comune marsicano e destinati alla formazione e all’avviamento al mondo del lavoro. Il sindaco De Angelis non poteva iniziare il proprio cammino amministrativo in maniera migliore”.
Con queste parole il Consigliere regionale Leandro Bracco ha commentato l’iniziativa che stamane è stata presentata alla stampa ad Avezzano e alla quale il primo cittadino Gabriele De Angelis, a nome dell’amministrazione comunale, ha dato un notevolissimo contributo decidendo di tagliare ben 150mila euro di denaro pubblico e cioè il costo per un anno dello staff del sindaco e di destinare questa cospicua cifra al mondo del lavoro e, nello specifico, alla formazione tramite tirocinio di una quarantina di disoccupati.
“‘Abruzzo include‘ è il nome del progetto che questa mattina ha preso avvio ad Avezzano – spiega Bracco – L’iniziativa, complessivamente, riguarderà un centinaio di giovani in carico presso i servizi sociali che per merito sia della Regione Abruzzo che al gesto della giunta De Angelis potranno toccare con mano la formazione lavorativa e dunque riavere speranza nel futuro”.
“Il mio plauso più convinto alla decisione presa dal nuovo esecutivo avezzanese di centrodestra la cui iniziativa – conclude Leandro Bracco – testimonia che la buona politica non ha colore politico”.