Avezzano. Dopo ore di apprensione e di paura, finisce con un lieto fine la storia dell’alpino che si era perso dopo il raduno ad Avezzano.
A raccontare quanto è accaduto domenica scorsa, è Nino Orlandi, avezzanese (nella foto), rimasto piacevolmente colpito dalla gentile che ancora una volta contraddistingue il corpo degli alpini.
“Dopo la sfilata di domenica dal centro stavo risalendo verso casa, nella zona della Pineta”, racconta Orlandi, “quando davanti alla scuola elementare ho visto un alpino che camminava ma che aveva un’aria un po’ persa. L’ho avvicinato, gli ho detto: ‘Ehi alpino!’ e lui ha risposto con allegria. Mi ha detto che stava bene e che aveva passato una bella giornata”; va vanti l’avezzanese, “ma che si era perso e non capiva più bene dove si trovava. Era del gruppo di Penne nel Pescarese. Nel frattempo mi ha chiamato mia moglie per dirmi che il pranzo era pronto e allora l’ho invitato a casa mia. Ha accettato e abbiamo passato qualche ora insieme in simpatia, insieme alla mia famiglia. Alla fine nel primo pomeriggio ho pensato però che fosse giusto allertare le forze dell’ordine perché l’alpino aveva circa 80 anni e ho immaginato che comunque lo stessero cercando perché probabilmente risultava smarrito. I carabinieri ci hanno raggiunto a casa perché in effetti lo stavano cercando”.
“Abbiamo incontrato la moglie che aveva dato l’allarme”, conclude Orlandi, “una donna molto buona e gentile che ci ha ringraziato mille volte. Alla fine ha chiesto il nostro indirizzo a mia moglie e ieri pomeriggio la bella sorpresa. Ci ha fatto recapitare un pacco pieno di dolci e prelibatezze tipiche abruzzesi. Ho accettato con grande piacere, ho telefonato e ringraziato. L’adunanza degli alpini ad Avezzano ci ha portato un amico in più che troverà sempre aperte le porte di casa mia!”.
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