(ultima parte)
Ci resta da esaminare questa altra questione non meno controversa . Mazzarino era o non era sposato segretamente con la Regina ? .
L’opinione che il matrimonio esisteva si trova in parecchi “ pamflets” della Fronda : “ Erano legati ,” si è detto in uno di quei libelli “, da un matrimonio di coscienza e il Padre Vincent , superiore della Missione , aveva ratificato il contratto “ . Come credere che il venerabile Vincent de Paul abbia potuto prestarsi ad una simile unione , che fu considerata a buon diritto come una frode e un sacrilegio , quando Mazzarino non smetteva di tutelare il suo titolo di Cardinale e che era impossibile che potesse aver ricevuto da Roma una dispensa per sposarsi fino a che , al momento decisivo non abbia deposto la porpora ?” Ultimamente , uno scrittore di talento , che ha mantenuto l’anonimato , ha sostenuto di nuovo la tesi del matrimonio ed ecco le principali testimonianze ed autorità sulle quali egli si fonda .
Mazzarino non era prete e noi crediamo di averlo provato a sufficienza , ma questa ragione è sufficiente per dimostrare che fosse nella condizione di sposare Anna d’Austria ? Anche nel suo ruolo di cardinale- laico , non gli occorreva una dispensa per sposarsi? Cosa ne sappiamo se le qualità di cardinale e di sposo sono incompatibili e che egli non si sarebbe salvaguardato le due condizioni una alla volta ? Si è mai scoperto una pari dispensa negli archivi del Vaticano o altrove ? E se Mazzarino , fino alla fine della sua vita , ha portato il titolo e le insegne del cardinale , cosa diventa questo preteso matrimonio ? Questa incompatibilità non è sfuggita allo spirito sagace del Signor Loiseleur . “ Questo problema dell’ordinazione del ministro e del matrimonio di Anna d’Austria , “dice” , non ha , con quello del suo presunto matrimonio , l’intima relazione che si è , in bene o in male , immaginata .
Che fosse prete o no , Mazzarino era Cardinale e , a questo titolo , non poteva contrarre matrimonio che dopo una dispensa della corte di Roma , dispensa che il sovrano pontefice poteva accordare nell’uno e nell’altro caso , ma alla quale egli certamente mise la condizione formale di uscire innanzitutto dal Sacro Collegio ? ” Ci sono , come dice il Signor Michelet , esempi di prìncipi cardinali , che Roma ha “decardinalizzato” quando una convenienza politica li obbligava a rompere il voto di celibato . Non ce n’è per chi abbia permesso di conservare , come sarà il caso Mazzarino , la loro dignità ecclesiastica dopo il loro matrimonio “ . L’argomento portato , della estrema devozione della Regina non ci sembra più molto concludente .
Quanti non hanno visto in ogni tempo , soprattutto in Spagna ed in Italia , senza parlare della Francia , di piacenti pescivendole che hanno saputo conciliare il peccato e la devozione e alle quali questa casistica sembra tutta naturale ! In quanto all’autorità della Palatina , sappiamo quello che vale , a quale punto lei rincari nella maggior parte delle sue storielle , sulla malignità di Saint-Simon . Profondamente esacerbata dal matrimonio della Signorina di Blois con suo figlio , imposto da Luigi XIV° , non c’ è sorta di calunnie nelle quali non ha diffamato i membri della famiglia reale . La sua testimonianza , quando si tratta della Regina madre , ci sembra dunque di nessun valore . Quale più dolce vittoria per una principessa così crudelmente offesa , quale piacere per una protestante , che accreditare il clamore del matrimonio di un principe della Chiesa con una Regina cattolica “ . Ma per chi conosce la fierezza di Anna d’Austria , è impossibile arrendersi all’idea che lei abbia potuto consentire a dare la sua mano al figlio di un pescatore di Palermo . Il suo vecchio sangue imperiale e reale si sarebbe rivoltato a questo solo pensiero .
Per approfondimenti: https://francofrancescozazzara.wordpress.com/