Celano – Continua l’operazione fiato sul collo del M5S regionale sui Comuni che risultano non aver aggiornato i Piani di Emergenza. Sara Marcozzi, capofila di questa battaglia di prevenzione, ha inviato ieri sera una lettera a 300 sindaci per invitarli e sollecitarli a provvedere repentinamente alla messa a norma dei Piani. Una necessità che si è palesata dopo un attento studio della situazione dei comuni abruzzesi relativamente ai Piani di emergenza. Infatti, con l’entrata in vigore della Legge 100/2012 a partire dal 13 Novembre 2012, le “Linee Guida per la pianificazione comunale e intercomunale di emergenza” prevedono che i “Piani di emergenza”, sia di livello comunale che Intercomunale, rappresentino l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di un evento emergenziale, garantendo il coordinamento delle strutture chiamate a gestire l’emergenza. Ma dal dossier, redatto dal M5S dopo un attento studio, è risultato che sui 305 comuni abruzzesi ben 300 (trecento) non sono a norma.
“Ho inviato questa missiva ai Sindaci” spiega Sara Marcozzi “dando seguito a quanto annunciato la scorsa settimana nella conferenza stampa in cui abbiamo reso noti i risultati del nostro studio. Nell’Abruzzo dei terremoti, delle valanghe e degli incendi è inaccettabile che 300 comuni su 305 non abbiano il Piano di Emergenza aggiornato e trasmesso alla Protezione Civile: tutti i Comuni devono essere in grado di fare prevenzione, di prevedere gli eventi dannosi e di gestire in maniera efficace ed efficiente l’emergenza e i soccorsi. I numeri di questa grande lacuna mettono i brividi poiché i Piani di Emergenza sono fondamentali per prevenire le situazioni di rischio e soprattutto per gestire quelle emergenze che non possiamo più subire impreparati. Dopo la tragedia di Rigopiano, l’Abruzzo non può più commettere errori.
Quella che abbiamo scattato è una fotografia disarmante. Dobbiamo colmare il prima possibile le lacune di Amministratori poco attenti alla prevenzione e alla programmazione causa di carenze non più giustificabili. Nel dettaglio abbiamo riscontrato che solo i Comuni di L’Aquila, Montesilvano, Torricella Peligna, Ovindoli e Celano hanno approvato i rispettivi Piani di Emergenza rispettando i criteri dettati dalle normativa nazionale e regionale trasmettendolo, come legge prevede, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Due Comuni, Casalbordino e Torano Nuova, hanno aggiornato i propri piano senza recepire le Nuove Linee Guida, mentre 80 Comuni hanno il Piano in fase di aggiornamento. Tutti gli altri, ben 220 Comuni, non hanno aggiornato il Piano rispetto ai nuovi dettami normativi. Fra questi, ci sono i tre Capoluoghi di Provincia: Pescara, Teramo e Chieti. Una situazione che si rispecchia anche nei comuni delle rispettive province.
Nella lettera che ho inviato ieri ai Sindaci li invito a provvedere immediatamente all’aggiornamento dei piani, anche in considerazione del fatto che il Servizio Emergenze di Protezione Civile di Regione Abruzzo ha attivato un ufficio dedicato proprio alla assistenza tecnica ai Comuni nella redazione dei Piani di Emergenza, un ufficio a cui tutti i Sindaci possono rivolgersi. I vari livelli istituzionali devono collaborare per perseguire e raggiungere gli obiettivi più importanti. Ritengo che la politica sia rimasta per troppo tempo a guardare confidando nella fortuna. Noi non intendiamo attendere l’ennesima tragedia per poi piangerci addosso. La tutela della sicurezza e della salute degli abruzzesi è per noi una priorità, faremo in modo che lo diventi per tutti”.