Avezzano – “Recenti dati pubblicati dal rapporto 2017 Io sono Cultura, che vedono l’Abruzzo eccellere tra le regioni del mezzogiorno per quota di occupati (4,5%) nel sistema produttivo culturale e creativo, purtroppo non cancellano il fatto che molte ‘aziende’ del settore sono in crisi, asfissiate da sovvenzioni pubbliche rarefatte e lente nell’erogazione, obbligate al ricorso all’indebitamento per coprire le stesse spese minime di funzionamento”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale di Centro democratico, Maurizio Di Nicola, che in una lettera aperta al sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis pubblicata integralmente sotto, propone la convocazione degli stati generale della cultura nella Marsica.
“Una piattaforma – spiega Di Nicola – che metta a confronto le parti pubbliche rappresentate da sindaci, assessori e dirigenti pubblici con il mondo cultura, auspicando di poter costruire, insieme, una visione di medio–lungo periodo che rilanci e valorizzi le nostre eccellenze e, con esse, il nostro territorio”.
LA LETTERA APERTA
Caro Gabriele,
le politiche di austerity imposte agli Enti territoriali, che hanno determinato una revisione della spesa pubblica, mostrano a distanza di un decennio gravi ripercussioni sul dinamismo di alcunisettori dell’economia. Tra essi, senza dubbio, quello della cultura, a cui si deve il 4% della ricchezza prodotta in Abruzzo nel 2016.
La Cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande, ricordava il filosofo Hans Georg Gadamer; può l’amministratore della cosa pubblica dimenticarlo?
Recenti dati pubblicati dal rapporto 2017 “Io sono Cultura”, che vedono l’Abruzzo eccellere tra le regioni del mezzogiorno per quota di occupati (4,5%) nel sistema produttivo culturale e creativo, purtroppo non cancellano il fatto che molte “aziende” del settore sono in crisi, asfissiate da sovvenzioni pubbliche rarefatte e lente nell’erogazione, obbligate al ricorso all’indebitamento per coprire le stesse spese minime di funzionamento.
La netta cesura rispetto alle modalità di finanziamentodel passato, spesso caratterizzate dall’assistenzialismo “a pioggia”, e la ridefinizione normativa dell’intero sistema di sostegno (europeo, nazionale e regionale) verso un modello che guarda, con sempre maggiore incisività, alle regole concorrenziali di mercato, impone a noi decisori pubblici il ruolo di tratteggiare un nuovo processo di sviluppo.
La Programmazione territoriale diviene, allora, lo strumento per allocare in maniera efficiente ed efficace le (poche) risorse finanziarie a disposizione, ma anche un potente propulsore per creare le giuste condizioni dicollaborazioni virtuose tra pubbliche amministrazioni, organizzazioni culturali e mondo delle imprese.
A tal fine, e visto il ruolo guida del Comune da te amministrato nell’area marsicana, ritengo quanto mai opportuno coinvolgerti nel lancio dell’idea degli Stati Generali della Cultura, come luogo e progetto, per analizzare ed approfondire punti di forza e debolezza, opportunità e minacce del sistema culturale locale attraverso un confronto, serrato e pubblico, con tutti gli operatori direttamente o indirettamente interessati.
Una piattaforma che metta a confronto le parti pubbliche rappresentate da sindaci, assessori e dirigenti pubblici con il mondo cultura, auspicando di poter costruire, insieme,una visione di medio–lungo periodo che rilanci e valorizzile nostre eccellenze e, con esse, il nostro territorio.
In attesa di vederti per definire congiuntamente le tappe di tale percorso, con un abbraccio voglio augurarti buon lavoro.