Arriva l’estate di San Martino. “Dura tre giorni e un pochino”, si diceva una volta. Tradizione vuole che intorno all’11 novembre, giorno della festività del Santo, uno scampolo di bel tempo si affacci sull’ Italia.
Le prime gelate autunnali alle spalle danno tregua, un piacevole tepore, magari accompagnato dal sole, allieta un periodo altrimenti piuttosto grigio. Spesso il mito ha corrisposto alla realtà, anche perché il fenomeno si verifica con una certa continuità, come accade a tardo aprile-inizio maggio nell’emisfero boreale.
Una spiegazione scientifica ovviamente non c’è, almeno non legata a questa data. Si sa che è probabile che nei periodi di transizione tra inverno ed estate (quale sono i giorni di metà novembre) si alternino eventi climatici freddi ad altri caldi. Secondo la storia, San Martino nacque nel 317 d. C., non era cristiano, e di mestiere faceva la ronda di notte ispezionando i posti di guardia dell’ antica Gallia (attuale Francia). Secondo la parabola una notte il milite Martino di Tours scovò un mendicante vestito di soli stracci e infreddolito durante un’ acquazzone, il soldato rimase impressionato dalla situazione e offrì al povero metà del suo mantello che sezionò con una spada. Immediatamente Dio, compiaciuto dal nobile gesto di Martino, inviò un’ ondata di caldo fuori stagione, la famosa “estate di San Martino”. La stessa notte il soldato sognò Gesù che indossava il suo mantello, e stava raccontando a tutti gli angeli del paradiso del suo gesto altruistico. Al risveglio il mantello di Martino era miracolosamente integro. Il milite si convertì immediatamente alla fede cattolica e divenne vescovo della cittadina francese di Tours. Il mantello di Martino fu conservato dai Re Merovingi della dinastia dei Franchi come una reliquia.
Ancora oggi la festa di San Martino si celebra l’11 novembre, giorno della sua sepoltura. Nel medioevo in questo periodo dell’anno si svolgevano fiere di paese che avevano come protagonisti il bestiame con le corna, da qui la festa di San Martino è stata ribattezzata “festa dei cornuti“.
Santarcangelo di Romagna ed altre città hanno scelto questo santo come proprio patrono. È tradizione, in questo giorno, consumare le castagne arrosto come buon auspicio. E allora buon San Martino a tutti.