Avezzano – Ancora un “mezzogiorno di fuoco” nell’area di piazza Matteotti. A farne le spese stavolta, agenti del commissariato avezzanese, tra cui il dirigente, il dottor Paolo Gennaccaro.
Poco dopo le 12 di ieri, giovedì 16 novembre, due agenti in abiti civili – impegnati tra corso della Libertà e la stazione ferroviaria in un servizio di perlustrazione contro i reati predatori – hanno notato un uomo aggirarsi tra le vetture in sosta nel parcheggio adiacente all’ufficio postale, mentre con fare furtivo vagliava l’interno delle auto. Alla richiesta degli agenti di fornire le sue generalità, il giovane, D. B. D., avezzanese, già gravato da precedenti penali, ha tentato la fuga con uno scatto repentino, colpendo con violenza un agente in pieno volto. L’aggressore, benché immobilizzato, ha continuato a opporre resistenza, “soccorso” da un altro uomo, D. B. F., poi risultato essere il fratello, che ha cercato di fronteggiare gli agenti e permettere la fuga del fermato. La concitata colluttazione che ne è derivata ha coinvolto anche il dirigente del commissariato, nel frattempo giunto sul posto, e un altro operante.
I due fratelli infine sono stati condotti al commissariato; l’agente colpito è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale di Avezzano, dove ha ricevuto una prognosi di dieci giorni. Per l’aggressore, denunciato per i reati di violenza e resistenza, il magistrato ha disposto un giorno di arresti domiciliari. Il fratello è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento. I due saranno processati oggi per direttissima.
Diversi i cittadini in transito nell’area che hanno assistito alla vicenda: “Ogni giorno ce n’è una”, è stato il commento di un residente della zona, “Tanti che si ritrovano ‘il servizio’ all’auto, a meno che si tratti di documenti, non denunciano neanche più, si ha l’impressione di perdere tempo, c’è la sensazione che comunque i delinquenti nella sostanza la facciano franca anche quando arrestati. Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro e si mettono pure a rischio ma poi si vedono certi soggetti tornare puntualmente il giorno dopo a fare le stesse cose, praticamente impuniti. Siamo sfiduciati, se le leggi non sono efficaci, non bastano ad arginare queste cose, e dobbiamo sentirci sempre più insicuri, vuol dire che qualcosa non quadra, forse quelle leggi vanno cambiate”.
Dopo l’ondata di furti – gli ultimi due in ordine di tempo sono stati messi a segno due giorni fa in una casa di via Monsignor Bagnoli e in un appartamento sito in una strada adiacente – e i diversi episodi violenti registrati nelle ultime settimane, la polizia ha predisposto controlli serrati e, nonostante le difficoltà derivanti dalla carenza di uomini e mezzi, anche la presenza di agenti in borghese, in particolare nelle zone considerate particolarmente a rischio.