Omocisteina. Perché è importante conoscerne il valore nel sangue

Sono ormai tanti anni che lavoro, in qualità di collaboratrice, presso la Farmacia Stornelli di Avezzano ed ho avuto modo di seguire molte persone nel loro percorso di prevenzione e cura di numerose patologie, dalle più comuni e semplici alle più complesse.

L’obiettivo finale di questo percorso è, per i pazienti, il raggiungimento di una migliore qualità della vita e di conseguenza di uno stato di salute e di benessere non solo fisico ma anche mentale e sociale.

In tutto ciò la diagnostica di prevenzione occupa un posto di rilievo attraverso il controllo di numerosi parametri ematici tra i quali l’omocisteinemia, che è infatti l’argomento che tratterò in questo spazio dedicato alla salute come prevenzione del rischio cardiovascolare e neurologico. L’omocisteina è un aminoacido non proteico che deriva dal metabolismo della metionina, un aminoacido essenziale che viene introdotto nel nostro organismo attraverso alimenti altamente proteici. In un organismo sano l’omocisteina viene riconvertita in metionina ed eliminata attraverso le urine. Per la sua trasformazione entrano in gioco alcune vitamine del gruppo B, quali la B6 e la B12 e l’acido folico.

Purtroppo sono molte le categorie di persone a rischio in cui questo non accade e si ha quindi un accumulo nel sangue di questo aminoacido, sia in forma libera che legato all’albumina. In persone con patologie quali l’ipotiroidismo, celiachia, artritereumatoide, psoriasi, epilessia, lupus, sclerosimultipla, SLA si sono riscontrati alti livelli di omocisteinaematica; ma anche persone che fanno uso sistematico di farmaci quali anticoncezionali, inibitori di pompa tonica(IPP), antipertensivi, ipoglicemizzantiorali, ipolipidemizzanti(fibrati) hanno valori ematici elevati di omocisteina.

Sedentarietà, esposizione ad inquinanti ambientali, eccessivo consumo di carni rosse, caffè e alcool, gravidanza, menopausa, insieme ad un ridotto consumo di alimenti contenenti acido folico e vitamine del gruppo B facilitano l’accumulo di omocisteina nel sangue. Nel corso degli ultimi vent’anni sono stati eseguiti vari studi clinici ed epidemiologici che hanno dimostrato una stretta relazione tra elevati livelli plasmatici di omocisteina e sviluppo di malattie cardiovascolari e neurologiche quali ictus cerebrale, infartomiocardico, aterosclerosi, morbo di Parkinson, malattia di Alzheimer. Un valore troppo alto di omocisteinemia (superiore a 13micromoli/L) richiederà quindi un sostanziale cambiamento dello stile di vita con l’introduzione nella dieta di alimenti ricchi in folati e vitamine del gruppo B oppure somministrando minime quantità di acido folico e vitamine B6 e B12 sotto forma di integratori alimentari. La stessa integrazione viene consigliata alla donna in gravidanza, anche nei mesi precedenti il concepimento, al fine di prevenire aborti spontanei, distacco prematuro della placenta, ma soprattutto nati con difetti del tubo neurale (spina bifida). In conclusione si può affermare che tutti dovrebbero conoscere i propri livelli ematici di omocisteina sia per stare bene in salute ma anche per prevenire l’insorgenza di molte patologie.

Nel corso degli ultimi mesi presso la Farmacia Stornelli i miei colleghi ed io abbiamo organizzato numerose campagne di prevenzione mediante il monitoraggio di diversi parametri, ottenendo risultati molto soddisfacenti. E‘comunque possibile effettuare tutti i giorni la misurazione con prelievo capillare dei più importanti valori ematici sia per il controllo che per la prevenzione di numerose patologie. I nostri laboratori, già all’avanguardia, si arricchiranno nei prossimi mesi di nuovi test diagnostici tra i quali anche la determinazione nel sangue dell’omocisteina.

I dottori Farmacisti dello staff della Farmacia Stornelli sono lieti di fornire tutti i consigli e ulteriori info sull’argomento.

A cura della dott.ssa Antonietta Morelli

 

 

 

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