Boom di presenze a Capistrello per il seminario sull’Emissario del Fucino

Capistrello – Notevole l’interesse suscitato dal seminario sull’Emissario del Fucino organizzato a Capistrello dall’associazione Amici dell’Emissario lo scorso 9 dicembre. Sala strapiena, tanto che, all’ultimo momento, è stato necessario aggiungere altri posti per consentire al numeroso pubblico di accomodarsi, molti tuttavia, sono rimasti in piedi per non perdersi la manifestazione.

Alla relazione introduttiva della Presidente dell’associazione, Pina Di Domenico, hanno fatto seguito i saluti del Sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, della Presidente del Consiglio Comunale di Avezzano, Iride Cosimati, del Consigliere Regionale, Maurizio Di Nicola e del Presidente del FAI Abruzzo Lucà Dazio.

Il seminario è entrato nel vivo con la parte scientifica affidata a relatori di riconosciuta fama come il professor Ezio Burri dell’Università dell’Aquila che ha parlato del valore dell’Emissario nell’ambito dell’auspicato Parco Multiculturale del Fucino. Poi è stata la vota del professor Franco Salvatori, preside di facoltà a Tor Vergata, che ha sottolineato l’importanza delle sinergie fra gli stakeholder del territorio ai fini della valorizzazione dei beni culturali.

L’esposizione è proseguita con la dottoressa Laura Saladino, presidente dell’Archeoclub di Avezzano, che ha relazionato sugli interventi manutentivi all’Emissario da parte di Federico II° in epoca medievale. Il professor Angelo Ferrari del CNR ha introdotto il pubblico a una riflessione incentrata sugli impatti ambientali e sulle modificazioni indotte nel comprensorio marsicano dal prosciugamento del lago.

Il dottor Angelo Fracassi, componente del direttivo degli Amici dell’Emissario, si è soffermato tra memorie e storie, legate all’Emissario, riferendosi in particolare al versante di Capistrello mentre il professor Claudio Mocchegiani, docente di Archeologia subacquea presso diverse università, ha raccontato lo stato di conservazione di varie opere idrauliche del mondo antico.

Le conclusioni sono state affidate alla dottoressa Rosaria Mencarelli, Sovrintendente Regionale MIBACT che ha chiaramente sottolineato la necessità di inserire tale opera in un progetto strategico complessivo più ampio. La Mencarelli ha ricordato come la Soprintendenza, la Camera di Commercio e i Comuni, fra cui Capistrello, abbiano l’obbligo di fare sistema per favorire la realizzazione di un quadro di riferimento che già vede stanziati 250.000 euro dalla camera di Commercio e ulteriori 250.000 dal Ministero dei Beni Culturali. A questi andrebbero a sommarsi 400.000,00 euro di fondi Leader che il GAL intende indirizzare sul progetto come riferito dal presidente Rocco Di Micco seduto in platea con Giovanni D’Amico della DMC Marsica.

Tutto questo però, secondo la Soprintendente, non basta perché è necessario creare un progetto d’area mirato a perseguire obiettivi più alti attraverso una governance qualificata capace di orientare verso un sentire comune Enti Locali, Ministero e Regione che, nella persona del Presidente della commissione bilancio Maurizio Di Nicola, non si è sottratta dal prendere impegni seppur di natura declaratoria, dato il contesto in cui è maturato il confronto.

A margine del seminario va registrata la dichiarazione del Sindaco Ciciotti che si è detto pronto a mettere in campo il proprio impegno e quello di tutta la sua amministrazione ricorrendo anche all’utilizzo del contratto di fiume per sostenere il progetto di conservazione e restauro dell’opera claudiana.

La Presidente dell’associazione Pina Di Domenico ha sottolineato come, quella che definisce “una distorsione culturale”, sia stata alla base di un malinteso e limitante concetto dell’Emissario, sempre e solo associato ai Cunicoli di Claudio, quando in realtà, è molto di più, con i suoi quasi sei chilometri di lunghezza e il suo maestoso sbocco a Capistrello.

Gli Amici dell’Emissario sono molto soddisfatti per l’esito del seminario e per essere riusciti a mettere attorno ad un tavolo, con una rinnovata consapevolezza, tutti gli attori che hanno voce in capitolo sull’opera romana. Oggi ci sono le condizioni per intervenire con progetti mirati. Ai soggetti preposti a ciò non resta che farlo prima che sia troppo tardi.

 

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