Avezzano – Una sorpresa sotto l’albero, quella riservata dal direttore generale della Asl aquilana Giancarlo Silveri – dimissionario dal 31 dicembre scorso – a parte dell’informazione locale, che suscita più di una perplessità.
Con la disposizione, a titolo “Affidamenti in economia per il servizio di pianificazione della comunicazione istituzionale aziendale”, firmata dall’ex Direttore il 24 dicembre scorso, in attuazione della delibera 1803 del 23/10/2015, si conferiscono incarichi a media locali per la “diffusione di informazioni istituzionali riguardanti l’azienda, la diffusione dei comunicati redatti dall’ufficio stampa aziendale, la realizzazione di spot, redazionali, interviste e quant’altro considerato utile al raggiungimento degli obiettivi del piano di comunicazione” destinando a 16 testate, tra siti web, periodici e televisioni locali, contributi pari a 63.500 euro (costo totale della disposizione pari a euro 77.470,00).
Delegato al rapporto con gli operatori dell’informazione “al fine di determinare, con caratteristiche di contingenza e/o programmatorie, il contenuto giornalistico sinallagmatico del corrispettivo economico” nonché deputato a verificare l’effettiva attività svolta dagli stessi tramite documentazione cartacea o su dvd – da allegarsi rigorosamente alle fatture emesse – è Pierluigi Tancredi, ex assessore e consigliere comunale dell’Aquila e responsabile del Servizio relazioni esterne della Asl.
E’ lo stesso Pierluigi Tancredi a spiegare nella delibera i criteri di individuazione delle testate da incaricare : “non sempre riscontrabili con precisione e già utilizzati in passato quali la diffusione sul territorio, la capacità di attrarre utenza sulla base dei pochi dati di ascolto e di lettura che è stato possibile ottenere, la capacità tecnica di produrre spot, format, redazionali, interviste e trasmissioni di approfondimento sui temi sanitari”.
Nella proposta che Pierluigi Tancredi ha formulato, poi sottoscritta dall’ex direttore generale Giancarlo Silveri, si assegnano:
12.000 euro a Tele Sirio; 10.000 a LaqTv; 6.000 ad Abruzzoweb; 6.000 euro a Radio L’Aquila; 4.500 euro per Il Capoluogo; 4.000 a Primadanoi; 2.500 euro a Marsica Live; 2500 euro a Vola; 2.000 euro a L’Editoriale; 2.000 euro a L’Aquila Blog; 2.000 euro ad Abruzzo24Ore; 2.000 euro a Centroabruzzonews, 2.000 euro a Onda Tv, 2.000 euro ad Antenna 2, 2.000 euro a Tv Sei e 2.000 euro ad Aquila Tv.
La nostra redazione, come tutte le altre redazioni, riceve centinaia di comunicati provenienti da uffici stampa, associazioni e soggetti diversi, che poi sceglie di elaborare e pubblicare – secondo valutazione, senza obbligo di pubblicazione e gratuitamente – in base a vari criteri, tra i quali non figura il pagamento da parte dei proponenti. Diversi i comunicati ricevuti dalla Asl, relativi all’attività dell’ Ente e ai risultati conseguiti nei vari ambiti, ritenuti di rilievo e – correttamente e gratuitamente – pubblicati.
Sui numeri della Sanità regionale molto si è dibattuto ( lo abbiamo fatto anche attraverso servizi relativi a fatti emblematici di problemi più che mai attuali) come pure su quello che è il futuro tracciato per essa – a tinte tutt’altro che rosee per i cittadini dell’entroterra abruzzese – ma non intendiamo soffermarci sui numeri alla base delle scelte operate dai manager Asl: lo faremmo, sicuri di poter dire l’ultima parola, se non fosse cosa, a nostro parere, contraria al minimo pudore.
Nel documento il responsabile del servizio relazioni esterne della Asl, Pierluigi Tancredi, specifica che sarà lui a “ determinare con le testate giornalistiche i contenuti e verificarne la corretta diffusione ”. Nel provvedimento si attesta che, a norma di legge, è stata verificata la legittimità e l’utilità per il servizio pubblico dello stesso. Per la comunicazione istituzionale esistono spazi – a pagamento – attraverso i quali l’ente interessato può veicolare messaggi e contenuti a proprio piacimento.
Si tratta di utili comunicazioni istituzionali circa ‘servizi sanitari e campagne di promozione e prevenzione sanitaria’ quelle per cui la Asl aquilana assegna soldi pubblici, o l’indicazione “diffusione di informazioni istituzionali riguardanti l’azienda, la diffusione dei comunicati redatti dall’ufficio stampa aziendale, la realizzazione di spot, redazionali, interviste” include altro?
Nel primo caso, anche laddove si assumesse l’utilità oggettiva della delibera – magari, questo sì, da ben spiegare ai cittadini, spesso alle prese con servizi sanitari ridotti all’osso – sarebbe interessante conoscere i criteri di assegnazione degli incarichi alle varie testate.
Nel secondo caso, varie le considerazioni che sorgerebbero spontanee, ben sintetizzate dal Presidente dell’ordine Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, intervenuto in merito alla vicenda:
“Ritengo che la Asl abbia stanziato oltre 77 mila euro per promuovere, attraverso i mezzi di informazione, i servizi sanitari e le campagne di promozione e prevenzione sanitaria. Se così è non vi sono particolari rilievi da muovere, benché di dubbia legittimità la ripartizione economica, la scelta e l’esclusione dei mezzi di informazione. Figli e figliastri sulla base di quali criteri? “, ha affermato il Presidente, “ Se, invece – e mi auguro fortemente che non sia stato così -,la ripartizione economica ha riguardato l’informazione (comunicati stampa, interviste, notizie) allora siamo di fronte a un fatto preoccupante che mette in forse l’autonomia e l’indipendenza della stampa, doveri irrinunciabili per la sua credibilità e per l’esercizio dell’attività giornalistica. Aspettiamo di conoscere la certificazione che gli organi di informazione dovranno produrre per dimostrare la “regolare effettuazione delle prestazioni” e per poter percepire il “contributo” della Asl”.