Marsica – “ Il Parco farebbe bene a comunicare con il Sindaco di Villavallelonga poiché cosi’ a prima vista se si confrontano le dichiarazioni di entrambi si ha l’impressione che parlino di cose diverse .
E’ sicuramente un equivoco perchè non vogliamo pensare che il tentativo sia quello come dicono a Roma di “buttarla in caciara” ma chiunque conosca la strada di cui si parla sa bene che solo un breve tratto della stessa è asfaltato da sempre , mentre il lungo tratto successivo quello che arriva fino al fontanile dell’Aceretta è solo una strada bianca …..quindi di cosa parlano i vertici del PNALM quando affermano che la strada è già asfaltata ?”
Non usano mezzi termini i rappresentanti della onlus “ Salviamo l’orso”, intervenendo in risposta al PNALM sulla sistemazione della strada che da Madonna della Lanna attraversa i Prati d’ Angro zona al centro di alcune delle più belle montagne del Parco e dai quali si accede alla Valle Cervara, sito di un’ antica faggeta tra le più importanti e meglio conservate d’Europa. Nella zona, habitat naturale dell’orso marsicano, appena qualche mese fa fu trovata e salvata l’ orsetta Morena. Il PNALM aveva dato il nulla osta al progetto in quanto, come da nota dell’Ente: “ Il progetto presentato dal Comune di Villavallelonga riguarda la sistemazione di una strada già esistente e già asfaltata”, includendo nell’autorizzazione una serie di prescrizioni atte a “ garantire una maggiore tutela dell’area interessata alla sistemazione della strada”.
“La strada è asfaltata con asfalto normale dalla località Madonna della Lanna al bivio con il Vallone Ciafassa. Da Ciafassa fino al Rifugio della Aceretta la strada risulta di fatto sterrata benché in passato fosse stata asfaltata con asfalto ecologico. Di questo asfalto ecologico non v’è più traccia mentre la strada asfaltata con bitume normale presenta qualche piccola buca che può essere tranquillamente chiusa senza rifare tutto il tratto – precisano i responsabili della onlus ‘ Salviamo l’orso’ – La sterrata insiste invece per gran parte del suo percorso in un alveo naturale che in primavera e autunno si allaga, tant’è che l’asfalto precedente non esiste più. Potrebbe bastare una manutenzione ordinaria con breccia ed eventualmente un rinforzo nei punti di attraversamento dell’alveo per mitigare l’erosione causata dal ruscellamento invece il Sindaco vuole spendere 500,000 Euro. Non solo, dalle carte da noi consultate si evince che la strada si allunga oltre la Fonte ed allora non è forse legittimo il sospetto che il vero obiettivo sia una strada a servizio del mai abbandonato progetto di impianti da sci al valico dell’Aceretta ??
Se poi il Direttore ed il Presidente non si fidassero di noi per togliersi ogni dubbio farebbero bene a leggersi anche il comunicato del Comune di Villavallelonga laddove conferma ciò che noi diciamo:
“ da Località Ciafassa fino alla fontana dell’Aceretta, tratto di strada sterrata realizzata negli anni ’90, in cattivo stato vista la mancanza di manutenzione negli anni e i danni subìti a causa delle acque meteoriche, delle nevicate e dai continui passaggi di autoveicoli. L’intervento consistera’ nella realizzazione di pavimentazione in bitumen modificato e graniglia calcarea…”
Forse i vertici dell’Ente si sono resi tardivamente conto che quando si presenta un progetto in un’area gravata da vincoli ambientali come i Prati d’Angro questo va corredato di VINCA e poi eventualmente vengono date le prescrizioni o ci sbagliamo ? Ecco perché riteniamo che le prescrizioni del PNALM oltre che inefficaci siano nulle perché espresse prima della VINCA.
Tanto dovevamo specificare perché non ci piace passare da bugiardi ed altrettanto importante era richiamare l’attenzione su del denaro letteralmente buttato via per un opera inutile e che va a snaturare un angolo importante del territorio del Parco e dell’habitat della sua specie più rappresentativa o nella peggiore delle ipotesi per gettare le basi di una impossibile valorizzazione sciistica della Vallelonga che il Sindaco Lippa ha invocato in più di un’occasione .
L’area merita sicuramente una valorizzazione turistica di cui possano raccogliere i frutti gli abitanti ed i giovani di Villa e la ristrutturazione dei rifugi ,se poi ben gestiti e non lasciati andare in malora come negli anni scorsi, va in questa direzione e non incontra certo la nostra opposizione ma rendere i Prati d’Angro più trafficati , più accessibili ai mezzi motorizzati al costo di mezzo milione di Euro non porterà loro alcun beneficio mentre si attende ancora la concreta applicazione della delibera comunale dello scorso 30 Giugno che affidava la regolamentazione dell’accesso all’area ad una cooperativa locale .
Ma se il Sindaco risponde solo alla sua coscienza ed eventualmente ai suoi elettori e volendo puo’ anche proporre un’autostrada a quattro corsie o una galleria per mettere in collegamento Villa e Pescasseroli è invece molto piu grave che il custode di questi luoghi vale a dire l’Ente Parco ed i suoi dirigenti non battano ciglio e non si accorgano di quel che accade sotto i loro occhi tentando poi, come nel caso di questa loro ultima dichiarazione dal titolo involontariamente comico ( Piu tutela nella Vallelonga…) di arrampicarsi sugli specchi.
È altresì molto triste che mentre si parla di monitoraggio dell’orso fuori dalle aree protette perché è li che si gioca la partita per la sua conservazione non si riesca poi a tutelarne la tranquillità nemmeno nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise .
Cos’altro aggiungere … Le associazioni faranno il loro dovere fino all’ultimo, continuando ad informare puntualmente l’opinione pubblica e rappresentando in tutte le sedi la loro opposizione al progetto che questo piaccia o meno al Sindaco Lippa o ai vertici del PNALM”.