Avezzano – Il coordinatore Di Pangrazio: “L’urgenza, adesso, è legata alla riapertura perentoria delle piante organiche delle sedi di giustizia. A febbraio, non si dovrà mancare l’appuntamento col Milleproroghe, ma la proroga dovrà essere funzionale all’approvazione della legge di riforma”.
Riunione capitolina, ieri pomeriggio, per il Comitato di difesa dei quattro tribunali abruzzesi a rischio chiusura, coordinato dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Presso la sede di collegamento della Regione Abruzzo di via Piave a Roma, i sindaci dei quattro territori coinvolti, assieme ai presidenti degli ordini forensi, hanno incontrato nuovamente il presidente della Giunta abruzzese Marco Marsilio, per costruire assieme una strategia utile ed efficace di tutela e mantenimento delle quattro sedi di giustizia sub-provinciali, alla luce del vicino termine dell’ultima proroga approvata dal Governo. “La prima necessità è quella di sbloccare il più velocemente possibile le piante organiche di Tribunali e Procure: oggi, con il 50% di scopertura del personale evidenziata su scala regionale; è un’urgenza che non si piò più rimandare. Senza personale amministrativo e senza turnover per via dei vari pensionamenti, i presidi non possono svolgere più il loro ruolo con costanza, respiro ed efficienza”, lo dice a chiare lettere il primo cittadino Giovanni Di Pangrazio, che è riuscito assieme al grande lavoro del comitato a strappare dal tavolo romano impegni concreti e a lungo termine. Assieme a Di Pangrazio, hanno preso parte alla riunione il presidente dell’Ordine degli avvocati di Lanciano, Antonio Codagnone, il tesoriere dell’Ordine degli avvocati di Lanciano, Roberto Crognale, il comandante della Polizia Locale della città di Sulmona, Domenico Giannetta, il consigliere segretario dell’Ordine degli avvocati di Avezzano, Valentina Calvarese, il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sulmona, Luca Tirabassi, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Avezzano, Roberto di Pietro e il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero.
Sul tema delle piante organiche, il presidente della Regione Abruzzo si è dimostrato particolarmente sensibile, impegnandosi in prima persona ad intavolare al più presto un dialogo serrato col Ministero della Giustizia, per trovare lo strumento di intervento più idoneo e veloce con lo scopo di disincagliare la situazione attuale, anche perché in alcuni Tribunali manca da tempo la figura del direttore amministrativo. Fiducia è stata espressa e riposta dalla Regione Abruzzo nel percorso già avviato del progetto di legge regionale sul sostentamento e mantenimento delle quattro sedi di giustizia; una proposta legislativa che è stata ripresa e ricalcata anche da altre sei Regioni italiane. “Abbiamo chiesto però un’accelerazione. Attualmente, infatti, – specifica il sindaco Di Pangrazio – la proposta di legge si trova ancora in Commissione Giustizia al Senato, ma serve una spinta più incisiva e un impegno più forte per mandare avanti tutto l’iter”.
“Anche in questo caso – affermano i presidenti degli ordini forensi intervenuti – abbiamo ottenuto dal presidente Marsilio la promessa di un’attenzione più efficace”. Altro punto affrontato dal tavolo romano, quello della prossima proroga da approvare per il mantenimento dei quattro Tribunali. Una proroga che, secondo i presenti, dovrà essere – ed è questa la novità – funzionale all’approvazione finale della legge di riforma della geografia giudiziaria, che è sempre stata considerata una meta politica di questo Governo.
A febbraio, la proroga non dovrà essere un mero emendamento al Milleproroghe, ma dovrà essere inserita direttamente nel Decreto Legge. Infine, il Comitato ha richiesto un incontro urgente e chiarificatore con il senatore Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia, relatore in Senato della proposta di legge di riforma della geografia giudiziaria.