Celano – “Piazza Aia diventi la prima villa comunale di Celano. La demolizione in atto dell’immobile che nel corso del tempo è stato sede di scuole, prima ancora del Giudice di Pace e poi della Polizia Locale, impone una riflessione su una nuova e moderna destinazione d’uso di questi spazi. Riteniamo che dopo tanti anni sia necessario voltare pagina, rimuovere l’attuale cemento in favore di un parco e verde pubblico”. Lo dichiarano in una nota Gesualdo Ranalletta del coordinamento politico del gruppo “per Celano”, il Partito Democratico con il segretario Ermanno Natalini e i consiglieri comunali Calvino Cotturone e Angela Marcanio.
“In questi anni Celano è cresciuta, più complessa e caotica, ma senza una vera e propria oasi verde a favore di anziani, giovani, bambini e di tutti quelli, per fortuna tanti, che trovano benessere nel verde così come succede in tutte le città moderne. Oggi, questa opportunità è possibile e concreta dal momento che l’abbattimento, da parte delle ruspe, dell’ex scuola A. Prodico, rende ancora più visibile la bellezza di un‘area da destinare a parco pubblico attrezzato, aperto alla città e utilizzabile da tutti. In questi giorni” rimarcano “abbiamo avuto modo di dialogare con residenti e commercianti del quartiere, con i tanti concittadini, che unanimi hanno espresso la stessa opinione a riguardo.
Con loro abbiamo condiviso la necessità di avanzare la proposta di realizzare a piazza Aia la prima villa comunale della Città; un progetto organico di recupero e riqualificazione dell’intero centro storico. In questa ottica, con determinazione, chiediamo all’amministrazione comunale di fermare la cementificazione ed aprire un sereno confronto per giungere a soluzioni condivise. Il Sindaco e la giunta, in questa, come in altre occasioni hanno imposto il loro pensiero non promuovendo in maniera innovativa un dibattito pubblico sui processi decisionali per la realizzazione di opere pubbliche. Non è utile farsi prendere dall’ansia di spendere finanziamenti pubblici ostinandosi a cementificare il centro città. L’asilo nido comunale può trovare altri spazi vicino agli attuali e nuovi edifici scolastici; un parco al centro è una ricchezza unica e irripetibile per tutti” hanno poi così concluso.