Avezzano – Ieri pomeriggio, presso la parrocchia avezzanese di Madonna del Passo, si è svolta la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Giovanni Massaro, per benedire gli studenti che si approssimano a sostenere la maturità.
La “benedizione delle penne” è un’iniziativa di preghiera ideata e promossa dai giovani rappresentanti degli studenti delle scuole superiori marsicane. Ricordiamo che quest’anno l’esame di Stato prende il via il 19 Giugno con la prima prova (scritto di italiano) e il giorno, 20 Giugno, è prevista la seconda prova scritta che riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi.
Queste le parole che il vescovo Giovanni ha riservato agli studenti presenti: «Desidero ringraziarvi per questo momento che mi avete donato di vivere con voi non immaginate quanto io sia felice. Sono felice perché mi consentite di andare indietro negli anni. Sono felice perché stare con i giovani è bello: è bello perché voi siete sinceri, è bello perché voi ci mettete passione in quello che fate, è bello perché date colore e gioia.
Un mondo senza giovani è un mondo senza colore, e una Chiesa senza giovani è una Chiesa pesante, incapace di guardare avanti. Siamo qui, non per vivere un atto scaramantico, bensì per chiedere a Dio che vi doni serenità alla vigilia di una tappa importante della vostra vita. L’esame di maturità è un esame particolare perché, al di là di altri esami che la vita vi riserverà, questo resterà scolpito per sempre nello scrigno della vostra memoria. È una tappa che segna una svolta nella vostra vita. Alcuni di voi intraprenderanno gli studi universitari, altri invece entreranno nel mondo del lavoro.
Lasciate che i vostri sogni assumano sempre più le sembianze della concretezza. Sappiate scrivere con la penna la vostra vita, una vita che sia bella, segnata dall’amore vero e libero, mai possessivo. Sulle pagine della storia sappiate scrivere il capolavoro della vostra vita. Un’ultima cosa voglio dirvi, – ha affermato il vescovo a conclusione dell’omelia – alla fine degli esami riceverete un voto, ma non sarà questo a definirvi come uomini e donne di questo tempo: è importante sì ma non è l’ultima parola sulla vostra vita.
L’essenza di ciò che siete è custodita nel vostro cuore e tocca a voi stessi, e solo a voi, rivolgerle un giudizio. Capisco i vostri timori e le vostre preoccupazioni alla vigilia della maturità ma sappiate che non siete soli, il Signore Gesù è con voi, il vostro vescovo prega con voi e vi accompagna con tutto il suo affetto. E quando avrete bisogno di qualcuno che vi ascolti, che asciughi in alcuni momenti le vostre lacrime, o che partecipi alle vostre gioie, sappiate che io ci sono. Tanti auguri e buon cammino!».