“Le dimore delle fate. Tra favola e archeologia”: un viaggio con Manuela Rotili tra miti, leggende e storie

Avezzano – Magico, interessante, intrigante pomeriggio all’Aia dei Musei di Avezzano, luogo di fascino, ricco di storia e archeologia: sabato 22 giugno momento all’insegna della cultura, promosso da un convegno sulla favola in un viaggio dall’alba del mondo, tra miti e leggende, tra immaginazione e realtà.

L’evento, intitolato “Le dimore delle fate. Tra favola e archeologia“, della scrittrice Manuela Rotili – la “Favolista d’Abruzzo”, prima di aprire ad un confronto con il pubblico, ha visto la stessa Rotili illustrare ai presenti quanto sia benefico, per ragazzi ed adulti, riscoprire boschi incantati, splendide fate che danno colore all’infanzia e che hanno radici pseudo religiose, miti che fanno eco a grotte e tombe preistoriche.

Con l’introduzione della professoressa Flavia De Sanctis, sopraffina padrona di casa e attraverso gli interventi e i punti di vista della professoressa Eugenia Tabellione e dello scrittore Carlo Colucci, l’immaginario del pubblico è stato di volta in volta traslato nei diversi ambiti di uno stesso argomento, di cui le “Fate italiche” (“Janas”) sono state protagoniste.

Tra gli amici presenti, oltre all’archeologa Antonella Saragosa, accompagnati da Fabio e Stefania Gallese in rappresentanza dell’Unitalsi, sottosezione di Avezzano, c’erano anche il poeta David Volpe e Pierpaolo Contestabile; quest’ultimo ha fatto omaggio di un suo tema alla scrittrice Rotili ed ha voluto che l’elaborato fosse declamato da Eugenia Tabellione. L’incontro, ammantato da charme unico, è stato moderato dalla giornalista Orietta Spera.

Comunicato stampa

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