Venditti a Tagliacozzo: un concerto magico per celebrare i 40 anni di “Notte prima degli esami” (foto)

Tagliacozzo – Ascoltare le canzoni di Antonello Venditti, dal vivo, è sempre una storia speciale. Per chi ha trascorso l’adolescenza tra “Cuore“, “Venditti e segreti“, “In questo mondo di ladri” e “Benvenuti in paradiso” il concerto del cantautore romano a Tagliacozzo, ieri sera, è stato una sorta di viaggio nel tempo, tra ricordi che richiamano serate tra amici, corse in motorino e mille momenti indimenticabili.

Piazza dell’Obelisco si riempie per gradi a partire da poco prima delle 21.00. Arriva qualche autorità ma, soprattutto, arrivano tante persone, forse non più giovanissime, che a Venditti vogliono bene e che sono felici di esserci. Il concerto inizia, come previsto, intorno alle 21.30 con “Bomba o non bomba” che, a dire il vero, è del 1978 ma che dà subito la carica per affrontare al meglio la serata.

Ci sono brani di “avvicinamento” che portano il cantautore fino al disco “Cuore” perché questo concerto, come quelli del tour 2024, hanno un obiettivo ben preciso: celebrare i 40 anni di “Notte prima degli esami”, canzone simbolo dell’album del 1984 ma anche brano iconico per almeno un paio di generazioni.

A “Cuore” si arriva con calma: Venditti spiega, brano per brano, la genesi di ognuna delle tracce del prezioso disco. La profezia di “Mai nessun video mai“, gli eventi di Valle Giulia raccontati in “Qui“, lo spirito degli anni Ottanta di “Non è la cocaina… “, l’amicizia con Lucio Dalla in “Ci vorrebbe un amico“, la satira su Craxi de “L’ottimista“, il concerto di Bob Marley del 1980 in “Piero e Cinzia“, la bellezza assoluta di “Stella” e, per finire, le persone e il senso di “Notte prima degli esami“.

Venditti è un cantautore, certo, ma anche un abile narratore. Affabula il pubblico presente con il tono scanzonato e un po’ sbruffone del “romano” puro. Ama Roma Venditti, e anche l’A.S. Roma. Lo ricorda con una certa costanza ricevendo gli applausi di tutti. Sa coinvolgere, stupire, emozionare, divertire e ammaliare. La sua voce è quella di sempre: ha esperienza da vendere e una schiettezza che incanta.

Dopo ci sono altri brani noti e più vicini ai nostri tempi, dopo un “stand up” voluto dal protagonista della serata, tutti in piedi a cantare “Benvenuti in paradiso“, “In questo mondo di ladri” e, in chiusura, l’immancabile omaggio alla sua città con “Roma Capoccia“, l’immancabile pezzo di cuore che Venditti lascia ovunque porti i suoi live. Serata magica che rimarrà nella striscia di ricordi incancellabili di chiunque era lì, in piazza dell’Obelisco, a cantare con Antonello.

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