“Il Cammino di Santiago è ricco di simboli”, espone il Cav. OMRI Dr. Valentino Pisegna, promotore del Cammino e Accademico di Santiago: “riconoscerli è importante per capire meglio l’origine e la storia del pellegrinaggio: La conchiglia, concha in spagnolo e vieira in gallego, è Il simbolo distintivo non solo del Cammino di Santiago, ma di tutti i percorsi di pellegrinaggio. Il nome scientifico di questa varietà di conchiglia è pecten Jacobeus; in Italia viene chiamata capasanta; in Francia coquille de San Jacques. Riguardo l’origine di questo simbolo, l’ipotesi più accreditata è quella per cui i pellegrini, arrivati alla città di Santiago, si spingessero fino al mare dove finiva il mondo conosciuto: Finisterre, e lì, oltre a disfarsi degli abiti oramai consunti, si nutrissero del prezioso e saporito frutto del mare conservando la conchiglia come ricordo e, allo stesso tempo, come prova dell’avvenuto pellegrinaggio.
La conchiglia è raffigurata fin dalle ere più antiche come simbolo di bellezza e perfezione. Ricordiamo la nascita di Afrodite che emerge dalle acque spumeggianti all’interno di una conchiglia, così come la raffigura Botticelli nella sua celebre opera pittoresca conservata agli Uffizi di Firenze. Si trova scolpita nei sarcofagi dei primi cristiani e spesso nelle chiese viene usata, replicata in marmo, come acquasantiera.”
Altro elemento caratteristico che guida i pellegrini lungo il Cammino di Santiago è la freccia gialla. Quando è stata introdotta? Chi l’ha ideata? Così risponde il divulgatore: “E’ stato don Elías Valiña, parroco di ‘O Cebreiro, a iniziare nel 1984 la segnalazione del Cammino Francese con frecce di colore giallo. Grande studioso del Cammino, don Elías durante la sua intensa attività di promozione si rese conto dell’ impraticabilità dell’itinerario in diversi punti ed iniziò a delimitare e ripristinare i tratti originali coinvolgendo le amministrazioni ed i parroci dei luoghi interessati dal percorso, e le diverse associazioni del Cammino di Santiago, che ancora oggi portano avanti la sua opera. Il motivo della scelta del colore per disegnare le frecce lungo il Cammino è stato del tutto casuale in quanto la vernice gli era stata donata da un’impresa di lavori stradali. Un colore senza dubbio alcuno “di alta visibilità” e soprattutto non presente nella segnalazione dei vari sentieri. Da allora, conclude il cav. Pisegna, “la freccia gialla è diventata simbolo convenzionale per segnalare tutte le rotte giacobee”.