Marsica – L’estate record di presenze turistiche sull’Altopiano ha evidenziato la necessità di una gestione più coordinata e sostenibile del territorio. Il Sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca, ha lanciato un appello ai colleghi di Ovindoli e Rocca di Cambio, Angelo Ciminelli e Gennaro Di Stefano, sottolineando l’importanza di una visione unitaria per affrontare le sfide comuni.
“Sono emerse le difficoltà nella distribuzione in maniera continua della risorsa idrica, nella mobilità in generale, la eccessiva aggressione veicolare alle località paesaggisticamente più attrattive del nostro territorio, solo per citarne alcune” scrive Nusca.
Nusca sottolinea che i problemi sono comuni a tutti e tre i comuni e che è necessario affrontarli con una programmazione unitaria, al di là dei confini dei singoli comuni. In particolare, il Sindaco fa riferimento alla necessità di valorizzare e tutelare la vasta area di territorio che unisce i centri abitati del comprensorio, che è al di fuori di ogni strumento di pianificazione dei singoli comuni.
“C’è bisogno, ritengo, che anche su questa parte di territorio, apparentemente lasciata al proprio destino, si faccia tutti insieme una attenta riflessione su cosa essa dovrà essere in futuro e quanto, oggi, sia importante pensare per essa ad una fruizione compatibile con un uso responsabile della risorsa suolo, dettando i principi fondamentali a cui uniformare i comportamenti dei singoli ma anche delle amministrazioni negli anni futuri”.
Il Sindaco di Rocca di Mezzo ha proposto la creazione di una “Carta dell’Altopiano“, un documento che definisca i principi fondamentali per la tutela e lo sviluppo sostenibile del territorio. “Questa carta sarebbe uno strumento prezioso per guidare le scelte delle amministrazioni e dei cittadini, garantendo una fruizione responsabile delle risorse naturali“, ha spiegato.
E conclude: “Ora è giunto il momento di unire le forze nella convinzione che nessuno da solo può risolvere i problemi. È con questi convincimenti che Vi invito ad incontrarci nei prossimi giorni per ragionare insieme e gettare le basi per una Carta dell’altopiano che ne indichi i valori e ne esalti i caratteri identitari”.