Marsica – A due anni dalla sua scomparsa, il Fucino ancora piange Antonio Alfonsi a tutti noto, più affettuosamente, come “Tonino della Colt.or”. Assenza incolmabile quella di Tonino, non solo per le sue qualità imprenditoriali, ma ancor di più per le sue caratteristiche umane. Era un uomo molto generoso verso chiunque bussasse alla sua porta.

Lo rimpiangono soprattutto gli operai della sua amata Colt.or, i contadini, così come altri imprenditori della zona, suoi colleghi, che da lui andavano per un consiglio, per uno scambio di opinioni, per un aiuto personale o per raccomandare qualcuno che avesse bisogno di lavorare. Tonino accoglieva tutti!

E a tutti elargiva aiuto e consigli, quando richiesti. Non era geloso del suo sapere o della sua grande esperienza, ma la condivideva con generosità, come fosse un modo per alimentare il suo amore per l’agricoltura e per le leggi che la governano, che erano il suo più grande sapere. Era una persona umile, nonostante fosse un sapiente maestro.

Amava la terra fin da bambino, quando al padre Raffaele diceva: “Papà, portami a giocare nella terra!”. E con la terra ha “giocato” per tutta la vita. Amava profondamente il Fucino e se ne è nutrito con immensa e costante passione fino alla fine. Ne ha fatto la sua ragione di vita, un faro che lo ha guidato anche durante la sua lunga e spietata malattia. Non si è mai arreso.

Ha dedicato la sua vita alla “Colt.or” e a tutti quelli che ancora ci lavorano. La scomparsa di Tonino ha lasciato un incolmabile vuoto, ad altri forse ha lasciato spazio… ma non importa. Il suo nome resterà per sempre scolpito su quelle mura e tra i solchi ancora fertili delle sue amate terre. Per tutti e per sempre resterà ancora Tonino della Colt.or.