La battaglia di Giancarlo Sociali per restaurare e salvare il prezioso e antico affresco della Madonna delle Grazie di Celano

La battaglia di Giancarlo Sociali per restaurare e salvare il prezioso e antico affresco della Madonna delle Grazie di Celano||
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Celano – Tra le opere d’arte sacre più preziose di Celano, come Giancarlo Sociali ha sottolineato in più occasioni, c’è un antico affresco della Madonna delle Grazie con Sant’Antonio Abate e San Leonardo, ubicato in Largo Filippone. Si tratta di un’opera cinquecentesca che, come spiega Sociali, “Rappresenta l’unica testimonianza esistente dell’aspetto originale della Chiesa della Madonna delle Grazie prima della modifica dell’ingresso“.

Dal 2016 Sociali, appassionato di storia locale e grande conoscitore della storia di Celano, la sua città, si sta battendo affinché questo affresco venga salvato. Purtroppo è collocato sulla parete esterna di un edificio ridotto ormai allo stato di abbandono e pericolante. Il rischio, come ha più volte evidenziato Giancarlo, è che l’antica opera d’arte, significativa per la tradizione artistica e devozionale di Celano, possa andare persa per sempre.

Per questo ha appena lanciato una sorta di appello online: “È con grande dispiacere che vi scrivo per condividere la mia profonda delusione, nel constatare che i miei sforzi per preservare e promuovere il restauro di questo affresco del ‘500, ad oggi sono stati vani. Nonostante abbia cercato l’aiuto di alcuni amministratori del Comune (cosa che non ho mai fatto né per me né per la mia famiglia), non sono riuscito ad ottenere il supporto necessario, né tantomeno delle promesse“.

Sociali fa rilevare il valore artistico dell’opera, già riconosciuto dalla Soprintendenza, ma anche il valore storico che possiede per Celano: “Non ritenete nemmeno di considerarla per il suo valore storico? Va bene, potreste almeno attribuirle un valore sacro“, scrive. Gli sforzi compiuti da Giancarlo per favorire il restauro dell’affresco della Madonna delle Grazie sono stati costanti: si è rivolto agli amministratori di Celano, alla Soprintendenza, al Ministero della Cultura e a tutti coloro che potrebbero intervenire. Eppure fino a oggi niente è stato fatto.

L’affresco continua a rimanere esposto alle intemperie e alle ingiurie del tempo. Una delle idee messe in campo da Sociali è quella di provvedere a prelevare l’affresco dal luogo in cui si trova e di metterlo in salvo altrove: presso il Castello Piccolomini o presso la sede municipale o presso la chiesa principale di Celano.

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