L’Aquila – Un gioiello dell’arte abruzzese torna a far mostra di sé nelle sale del Museo Nazionale d’Abruzzo. Si tratta della tavola Madonna in trono adorante con il Bambino, opera del celebre pittore Giacomo da Campli, risalente alla seconda metà del XV secolo.
Dopo un lungo e delicato intervento di restauro, curato dall’esperto Giovanni Gualdani, l’opera è stata restituita alla sua collocazione originaria, consentendo al pubblico di ammirarne nuovamente la bellezza e la maestria tecnica.
Il restauro ha richiesto un’analisi approfondita dell’opera e l’adozione di tecniche conservative all’avanguardia. Secondo quanto viene illustrato dagli esperti del MuNDA, questi sono i dettagli dell’intervento:
▪ Rimozione temporanea degli elementi corniciatura
Risanamento delle zone degradate del supporto mediante l’integrazione di elementi lignei nella medesima specie legnosa del supporto
▪ Modifica e revisione delle modalità di vincolo degli elementi di corniciatura ricreando le congruenze fra le superfici di contatto
▪ Riproposizione di un vincolo elastico tramite l’applicazione di molle elastiche e registrabili
▪ Stesura di un materiale protettivo applicato sulla faccia tergale per attenuare gli scambi termoigrometrici con l’ambiente
▪ Stesura di un prodotto a base di Permetrina per la disinfestazione dai tarli, attraverso pennello e siringa, sul retro dell’opera
▪ Fermatura del colore e riadesione dei sollevamenti pittorici
▪ Stuccatura delle lacune in corrispondenza delle cadute di colore e riproposizione della morfologia superficiale tramite l’impiego di stucco tradizionale a base di gesso e colla animale
▪ Integrazione pittorica con la tecnica della “selezione cromatica” ad acquerello e successive velature con colori a vernice per restauro
▪ Verniciatura
▪ Indagini diagnostiche