Avezzano – “Sulla vicenda LFoundry la Sottosegretaria Bergamotto mi risponde informandoci dei suoi imprecisati incontri, omettendo qualunque riferimento al merito di essi. Io sono cresciuto a meno di 6 Km dallo stabilimento che quando ero un ragazzo era Texas Instruments e che oggi, dopo molte evoluzione, è LFoundry e conosco a memoria punti di forza e i rischi di questo importantissimo insediamento industriale che da solo rappresenta il 10% dell’export abruzzese e che conta circa 1300 dipendenti, più 200 somministrati e 300 professionisti dell’indotto per oltre 90 ml di euro di stipendi annui”. Lo scrive il senatore Michele Fina.
“Senza nessuno spirito polemico ho chiesto di sapere qual è il piano industriale dell’azienda, visto che alla fine dell’anno finirà la commessa della statunitense On Semicondutor, rinnovata solo in piccola parte. C’è stato uno sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori, non so se la Sottosegretaria lo ha saputo, per rivendicare il sacrosanto diritto di sapere qualcosa sul loro futuro.
Ora, la cosa è semplice: la Sottosegretaria dice di aver incontrato più volte LFoundry? Bene, ci può riferire che cosa ha potuto verificare? Se non vuole dircelo prima, lo chiederemo all’annunciato e tardivo incontro del 29 ottobre, al quale ci aspettiamo siano invitati anche i parlamentari del territorio visto che si tratta di una vicenda sicuramente di rilievo nazionale e con implicazioni internazionali.
Anche in merito alle problematiche dell’automotive non leggo nessun riferimento specifico allo stabilimento di Sulmona. Il Governo, privo di una politica industriale, sembra un osservatore del serio rischio del collasso del polo della Val di Sangro (che trascinerebbe con sé anche Sulmona) e del tramonto del progetto della Gigafactory di Termoli. Ascolteremo domani Tavares in audizione alla Camera e sosterremo con forza lo sciopero dei sindacati sull’automotive indetto per il prossimo 18 Ottobre”.