Aielli – Ernesto Salvi, ha lasciato la Marsica quasi trent’anni fa per costruirsi una nuova vita a Vancouver, in Canada, è diventato una figura centrale per lo sviluppo culturale di Aielli che ha conquistato il suo cuore. Con radici nella Marsica, figlio di padre di Trasacco e madre di Cerchio, Salvi ha mantenuto un legame affettivo con la sua terra d’origine, e ogni volta che torna in Italia, non manca di fare una visita ad Aielli.

Esperto di borsa e finanza, Salvi ha raggiunto una posizione economica rilevante, e negli ultimi mesi ha scelto di destinare parte delle sue risorse per sostenere progetti culturali di grande valore ad Aielli. “Negli ultimi mesi ha deciso di aiutarci a sviluppare i nostri progetti. Siamo di fronte a cifre rilevanti, non scontate”, ha dichiarato il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale, sottolineando l’importanza del contributo di Salvi per la comunità.

Salvi ha finanziato, tra gli altri, la realizzazione degli ultimi due murales dedicati alla Palestina, in continuità con il progetto di valorizzazione culturale e artistica che ha reso Aielli famoso per le sue pareti dipinte e per la diffusione di messaggi di grande impatto sociale. Non solo, ha donato 100 copie del celebre romanzo “Fontamara” di Ignazio Silone, a sottolineare il suo impegno per la diffusione della cultura letteraria, e ha acquistato sei microfoni portatili per migliorare le visite guidate nel borgo.

Ma il suo impegno non si ferma qui. “Ieri è stato con noi alla Torre delle Stelle, nel nostro planetario, e ha deciso di aiutarci ancora“, ha raccontato il sindaco Di Natale. Salvi ha infatti promesso di finanziare l’acquisto di un nuovo videoproiettore e di una nuova cupola per il planetario, strumenti che permetteranno di migliorare l’esperienza didattica e sensoriale offerta alle numerose scuole che visitano la struttura. “Saranno strumenti utilissimi per aumentare la capacità di divulgazione, per far vivere emozioni uniche a tutte le scuole che continueranno a passare da qui”, ha spiegato il sindaco.

Per la comunità di Aielli, Ernesto Salvi rappresenta una sorta di “mecenate moderno“, una figura che utilizza una parte delle sue risorse per lasciare un segno tangibile nella cultura e nell’educazione. “Noi non possiamo che ringraziare ed essere onorati”, ha concluso Di Natale.