Abruzzo – Alla fine dell’estate, Rewilding Apennines lavora, come ogni anno, al conteggio della popolazione di grifoni, avvoltoi maestosi e simbolo della biodiversità delle nostre montagne.
Quest’anno, le operazioni si sono svolte il 23 e il 30 Settembre, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro e con l’ausilio di numerosi volontari e tecnici delle aree protette.
La raccolta dei dati avviene in modo sistematico per garantire che non ci siano doppi conteggi, permettendo così di stimare con precisione la consistenza della popolazione. Inoltre, il monitoraggio degli spostamenti degli avvoltoi fornisce informazioni preziose sulle loro abitudini migratorie e sulle aree che utilizzano.
“Gli operatori si posizionano su 58 postazioni fisse distribuite strategicamente. Da queste possono osservare simultaneamente tutto il territorio frequentato dai grifoni“, spiegano gli operatori di Rewilding Apennines.
È importante censire i grifoni. Le ragioni sono molteplici:
- Monitoraggio e conservazione: Conoscere il numero esatto di grifoni e seguire le variazioni nel tempo è essenziale per valutare lo stato di salute della popolazione e adottare le misure di conservazione più appropriate.
- Uso dell’habitat e prevenzione delle minacce: Il grifone è un grande viaggiatore. Studiare i suoi movimenti ci aiuta a capire come utilizza il territorio e a individuare le potenziali minacce, come gli avvelenamenti, che mettono a rischio la sua sopravvivenza.
- Collaborazione e consapevolezza: Il censimento è un’occasione unica per coinvolgere le comunità locali, i volontari e le aree protette in un progetto comune. Un modo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere questo magnifico rapace e il suo habitat.
