San Benedetto dei Marsi – La scorsa settimana, dalle pagine del nostro giornale, avevamo annunciato che San Benedetto dei Marsi si preparava a rendere omaggio al poeta, storico, animatore culturale Duilio De Vincentis, scomparso nel 2019. Infatti, nella giornata di ieri presso i locali della biblioteca comunale si è svolta la cerimonia di intitolazione della sala al compianto Duilio De Vincentis con apposizione di una targa in ricordo.
“Inoltre” scrive il Sindaco Antonio Cerasani “per rendere la giornata ancora più memorabile, abbiamo provveduto, grazie all’impegno della nostra consigliera, con delega alla cultura, Lisa Antidormi, a lanciare una ristampa, totalmente rinnovata, di uno dei suoi più grandi capolavori: “Proverbi e modi di dire a San Benedetto dei Marsi”. Il libro è acquistabile sulla piattaforma “Amazon”. Come Sindaco della nostra comunità è per me un orgoglio poter essere testimone di pubblicazioni concernenti la storia della nostra Città e della sua gente, ove eventi e frammenti di vita quotidiana vengono raccontati nella lingua del popolo: il dialetto“.
“La capacità straordinaria di Duilio ci offre vere e proprie pillole di saggezza popolare di un’epoca fatta di sacrifici, fame e sofferenza, animate, tuttavia, dalla fede, dalla fede, dalla speranza e da uno spirito di unione e fraternità ormai lontani dall’odierna società. Un importante insegnamento per le nuove generazioni” continua il Sindaco di San Benedetto dei Marsi “Duilio ancora oggi ci esorta ad essere orgogliosi delle nostre radici e fieri di essere sambenedettesi. Un popolo resiliente, in grado di rialzarsi davanti a qualsiasi avversità del destino, con la voglia di ricominciare da capo con la sessa determinazione e la stessa tenacia dei suoi avi“.
“Un sentito ringraziamento va all’amico Vanni Cerasani ed ai volontari della biblioteca comunale per avermi proposto questa bellissima iniziativa ed aver collaborato in sinergia su questo progetto, rendendola, grazie al loro impegno, possibile. Grazie a tutti i cittadini intervenuti, agli illustri ospiti ed alla famiglia, in particolar modo, la dolce moglie Liberata“, conclude il primo cittadino.