Sono slittate le operazioni di attivazione del raddoppio nella parte laziale della linea ferroviaria Roma – Avezzano – Pescara. I lavori, originariamente in programma dal 7 novembre al 13 dicembre, sono rimandati a data da destinarsi, di fatto non rendendo utilizzabile il tratto a doppio binario tra Bagni di Tivoli e Lunghezza. Grande rammarico per i compagni della Federazione di Tivoli di Rifondazione Comunista che hanno annunciato il fatto con un comunicato.
IL COMUNICATO
“È con grande rammarico che notifichiamo alla comunità che, contrariamente a quanto annunciato, non ci sarà lo stop dei treni nel periodo dal 7 novembre al 13 dicembre. L’attivazione del raddoppio del binario tra Bagno di Tivoli e Lunghezza è nuovamente rimandata, e questa situazione non fa altro che confermare la cattiva gestione degli appalti da parte di RFI.
Questa inefficienza gestionale è ormai sotto gli occhi di tutti e continua a causare disagi ai pendolari che quotidianamente si spostano verso Roma. Ciò mette in evidenza non solo problemi strutturali, ma anche una classe politica incapace di tutelare il diritto alla mobilità pubblica. In un contesto in cui nessuno sembra richiedere un’inchiesta seria sull’opera del raddoppio ferroviario tra Guidonia e Roma, i tempi di attesa si allungano e i costi lievitano, a scapito della comunità.
Nel frattempo, l’unica certezza per i pendolari è che continueranno a viaggiare con le solite difficoltà. Chiediamo al sindaco e ai consiglieri d’opposizione di abbandonare l’approccio delle mozioni inutili come quella approvata nell’ultimo consiglio comunale e arrivato il momento di fare pressioni concrete sulla dirigenza di RFI e sul Ministro dei Trasporti. È ora di affrontare una situazione paradossale che danneggia gli abitanti del territorio.
Non possiamo accettare ulteriormente un trasporto ferroviario inadeguato, soprattutto considerando gli enormi finanziamenti pubblici già spesi. La nostra comunità merita un servizio ferroviario all’altezza delle aspettative e secondo gli standard della modernità.
Insieme dobbiamo rivendicare il nostro diritto a una mobilità pubblica efficiente e dignitosa!”.