“Conoscete la libertà, donne? Prendetevela!”: ad Avezzano corteo di studenti e istituzioni per dire NO alla violenza di genere

Avezzano – Le strade di Avezzano si sono animate questa mattina con un corteo partecipato e ricco di significato, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Studenti, amministratori e rappresentanti delle istituzioni hanno camminato insieme per ribadire con forza un messaggio universale: no alla violenza, sì al rispetto e all’amore.

A dare il via alla manifestazione, un manifesto portato dagli studenti che ha catturato l’attenzione di tutti: “Conoscete la libertà, donne? Prendetevela! È vostra! Procuratevela, osservate, fuggite.” Parole potenti che hanno rappresentato il cuore simbolico dell’intero evento.

Il corteo, partito dalla stazione ferroviaria alle ore 9, ha attraversato via Garibaldi e via Corradini, concludendosi in Piazza Risorgimento. Lungo il percorso, studenti e partecipanti hanno esposto striscioni e cartelloni con messaggi di denuncia e riflessione, che mettevano al centro il rispetto delle donne e la lotta contro ogni forma di sopraffazione.

In Piazza Risorgimento si è tenuto un momento di condivisione e ascolto, dove sono stati pronunciati i nomi delle vittime di femminicidio – da Giulia Cecchettin a tante altre – accompagnati dal simbolico “presente” scandito dai ragazzi.

Le amministratrici Iride Cosimati e Stefania Antidormi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, hanno aperto gli interventi istituzionali, sottolineando il ruolo centrale della sensibilizzazione per contrastare una piaga sociale così grave. Il Vescovo della Diocesi di Avezzano, Giovanni Massaro, ha poi offerto una riflessione spirituale, invitando tutti a costruire una comunità basata sulla dignità e sul rispetto reciproco.

Protagonisti assoluti della giornata sono stati gli studenti, che hanno dato voce al loro impegno con interventi profondi e riflessioni personali. Aristide Luccitti, Samuel Conte, Francesca Traista, Valerio Di Bernardo, Armando Evangelista, Giovanni Cimei, Aurora Martini e Tommaso Rossetti hanno emozionato e ispirato il pubblico con i loro contributi.

Al cuore di ogni ragionamento l’importanza di riconoscere i segnali di relazioni tossiche, come gelosie, divieti e silenzi, e la necessità di rispettare sempre il valore del “no”. È stato inoltre ricordato il numero antiviolenza e stalking 1522, un riferimento essenziale per chi vive situazioni di pericolo e ha bisogno di aiuto.

Il corteo e gli interventi hanno rappresentato un momento di memoria e impegno collettivo, con un messaggio chiaro: combattere la violenza di genere è una responsabilità condivisa, che richiede attenzione, educazione e solidarietà.

Un ringraziamento speciale va agli studenti, veri protagonisti della giornata, e a tutti i partecipanti che, con la loro presenza e il loro entusiasmo, hanno trasformato questa manifestazione in un atto di speranza per un futuro libero da violenza e sopraffazione.

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