Tagliacozzo – Un’interessante percorso di opere d’arte contemporanee, intitolato “Italia Grand Tour”, è stato inaugurato lo scorso venerdì 29 novembre nell’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. La mostra è dedicata alla scoperta dell’Italia marginale e periferica, attraverso le opere di otto artisti che hanno proposto una nuova prospettiva sulle bellezze nascoste del Bel Paese.
L’artista marsicano Emanuele Moretti, direttore artistico della rassegna d’arte “Contemporanea” nell’ambito del Festival internazionale di mezza Estate di Tagliacozzo, ha dedicato il suo lavoro ad uno dei monumenti architettonici e storici più importanti d’Abruzzo e cioè il Palazzo ducale Orsini – Colonna, nella città di Tagliacozzo. L’opera d’arte si intitola “Passaggi” a significare, tra l’altro, la posizione strategica di questo edificio, posto al centro dell’attuale abitato, lungo il percorso dell’antica consolare Tiburtina Valeria, nel mezzo della spaccatura del monte dove si insinua l’antica via romana per inerpicarsi fino al suo punto più alto, il valico del Montebove e poi ridiscendere finalmente verso Roma.
« …Non ho mai visto nulla di più maestoso dell’ingresso a Tagliacozzo: è un burrone a precipizio, che in apparenza sembrerebbe fatto ad arte»
Così EdwardLear, scrittore inglese nel suo Grand Tour descrive il passaggio per Tagliacozzo nel 1843.
Moretti in “Passaggi” ha voluto indicare alcuni particolari degli splendidi affreschi del Palazzo, attribuiti a Lorenzo da Viterbo, realizzati nella seconda metà del ‘400: i piedi nudi del Battista, il piedino del Bambino Gesù, i piedi calzati dei personaggi e cortigiani nel corteo dei Magi, i calzari neri del committente il conte Roberto Orsini, tutti a simboleggiare la storia di un lungo percorso e cammino che evoca il passaggio appunto.
Moretti ha inoltre arricchito l’esposizione pittorica di Amburgo con un prezioso elemento originale, concesso dal Comune, e consistente nel capitello in legno di una capriata del soffitto della Sala delle prospettive. L’installazione prende vita così mediate il trasferimento da Tagliacozzo ad Amburgo di un “pezzo del Palazzo”, per mostrare il pregio delle rifiniture di questo luogo meraviglioso, ma anche per testimoniare lo stato di semi abbandono e deterioramento dello stesso.
La parola tedesca “Rand”, nel titolo della mostra, indica il margine, il bordo, in senso letterale e figurato: e proprio alla bellezza che si cela ai margini dei luoghi culturalmente più noti del nostro Paese è stata dedicata l’esposizione Italia Rand Tour.
I protagonisti di questa inedita rassegna, curata da Gabriele Naddeo, sono membri del progetto “Babele”, collettivo sui generis nato nel 2023 dall’intersezione di discipline, istanze e pratiche artistiche anche molto diverse tra loro. Gli otto elementi contribuiscono a creare, ciascuno con la propria tecnica e il proprio linguaggio espressivo, un mosaico di luoghi, tecniche e materiali che rappresenta la ricchezza e la diversità dell’Italia meno frequentata e distante dai percorsi culturali abituali.
Dalle ceramiche di Matteo Bagolin ai dipinti Francesco Campese e Guglielmo Mattei, dalle sculture di Stefano Volpe e Alessandro D’Aquila alle opere di Emanuele Moretti, Filippo Saccà e Ricardo Aleodor Venturi, il percorso espositivo delinea un panorama inedito del nostro Paese.
I lavori in mostra invitano l’osservatore a scoprire la bellezza nascosta nei piccoli dettagli, nei luoghi meno battuti dai giri turistici, rilanciando al tempo stesso un dialogo sui rapporti culturali tra la Germania, Paese che ospita l’esposizione, e l’Italia, meta ambita fin dal XVIII secolo da tutti i viaggiatori in cerca di formazione artistica.
L’artista marsicano inoltre avrà le sue opere esposte al pubblico fino al 28 febbraio 2025 nello spazio Felix Jud, nel centro di Amburgo. In tale occasione, interverrà negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura l’illustratore e fumettista torinese Pietro Scarnera, autore del “Graphic Novel Viaggio in Italia” e ospite di punta della cerimonia conclusiva.