- Vivere in un paesino tra le montagne per me significa emozionarmi. Amo osservare le scene di questa vita vissuta come stessi a guardare un presepe con tutte le capanne, con i mestieri, con gli asini, le lavandaie e gli ubriaconi. Sento il privilegio di poter respirare dentro una meravigliosa e preziosissima opera d’arte (Silivio Di Giulio)
Ovindoli – In una comunità segnata dal dolore, quella di Santa Jona, si sono svolti ieri i funerali di Silvio Di Giulio, il 39enne scomparso sabato all’ospedale Santo Spirito di Pescara, stroncato da malattia che purtroppo non gli ha lasciato scampo. Anima libera e piena di vita, Silvio amava la musica, i viaggi e le moto. Tante le persone che hanno voluto salutarlo per l’ultima volta.
Nel tragitto dalla sua abitazione alla chiesa, una prima tappa al Belvedere sulle note di “Urlando contro il cielo”. Poi in chiesa, dove ad attenderlo c’erano i suoi amici musicisti con i loro strumenti. Lo hanno salutato come lui avrebbe voluto: con la musica. La chiesa era piena, con i genitori, Marta e Tony, in prima fila. Alle loro spalle parenti, amici e conoscenti accorsi in massa per accompagnare Silvio nel suo ultimo viaggio terreno.
Sulla bara un cuore di fiori bianchi “da tutti i ragazzi di Santa Jona”. E poi il casco, la chitarra, lo zaino: immancabili compagni di viaggio della sua breve, ma intensa esistenza terrena. Silvio era un ragazzo pieno di vita, amico di tutti. E le presenze di questi giorni lo confermano.
“Questo giovane – ha detto il parroco nell’omelia – aveva un futuro davanti. La vita terrena è passeggera, ma quella del cielo è eterna. Silvio, purtroppo, ha lasciato questa terra. La sua vera casa adesso è con Dio, in un luogo di pace e di gioia senza fine”.
Commosso il ricordo di mamma Marta: “Silvio era una persona speciale, capace di trascinare, ma non ha mai accettato compromessi. Ha amato tutti voi e se con qualcuno ha avuto qualche screzio ne ha sofferto tanto anche lui”. Poi rivolgendosi agli amici di Silvio: “Sappiate che io ci sono ancora. Quando nasce un figlio si diventa forti, quando si perde un figlio si diventa ancora più forti. Io voglio continuare ad essere mamma vostra”.