Pescasseroli – Oggi, 12 Dicembre 2024, ricorre il 54esimo anniversario della morte del giovane studente di Pescasseroli Saverio Saltarelli. Il 12 dicembre 1970, Saverio perse tragicamente la vita a Milano, ucciso da un candelotto lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo durante una manifestazione indetta nel primo anniversario della strage di Piazza Fontana.
Aveva solo 23 anni, ma la sua morte, avvenuta in circostanze drammatiche, segnò un momento doloroso della storia italiana, segnato da violenze politiche e repressione. Un’azione tragica che oggi, a distanza di decenni, continua ad essere ricordata troppo poco.
Il Comune di Pescasseroli e l’intera comunità pescasserolese, oggi, ricordano il loro giovane concittadino scomparso a seguito di tragiche circostanze. Saverio, studente universitario all’Università Statale di Milano, era figlio di pastori abruzzesi. Si era trasferito nella grande città per studiare, mantenendosi con lavori precari.
Purtroppo, la figura di Saverio Saltarelli è stata spesso dimenticata, oscurata da eventi successivi e da una narrazione storica che ha privilegiato altre vicende. Eppure, la sua storia è fondamentale per comprendere il clima politico e sociale di quegli anni.
La sua morte ha avuto poca risonanza nei grandi media e nella battaglia per la memoria collettiva, a differenza di altre vicende simili. Eppure la sua tragedia rimane emblematicamente legata a quel periodo di lotte, repressione e speranza.
Saverio Saltarelli è stato un giovane come tanti altri, ma la sua morte, così prematura e ingiusta, deve continuare a essere ricordata come simbolo della violenza subita da tanti giovani in quegli anni di lotta e cambiamento. Il Comune di Pescasseroli, dove Saverio nacque e crebbe, rinnova oggi il suo impegno a non dimenticare, a tramandare alle generazioni future non solo la sua storia, ma anche il significato degli ideali che lo animavano: giustizia, verità e libertà.