Per il solstizio d’inverno una filastrocca della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi

Oggi, sabato 21 dicembre il solstizio d’inverno, con l’uscita dal buio e la rinascita della luce, ricorda che ogni fine porta con sé un nuovo inizio.

In questa filastrocca, dedicata ai più piccoli, la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi mostra come, nell’infinità varietà e nell’infinita ripetizione di un gioco verbale, sia possibile riprodurre con fantasia il ritmo delle stagioni.

L’inverno nei numeri.

Il grosso pupazzo di neve
che ora gioca con il vento lieve
ha per occhi due carboni
tre cetrioli per bottoni
che sembrano pioli
sopra un picco di gelo;
per cappello un azzurro telo
chiaro più del cielo;
per sciarpa un pezzo di fustagno
bucato come una tela di ragno;
per spada una scopa
e in bocca una vecchia pipa.

E che cosa ha per pensieri?
Solo un fiocco di neve.

Povero omino così infreddolito
posato in un angolo del sito!

Ieri era appena nato
ma oggi un raggio furtivo
pian piano lo scalda
e in un rivo lo scioglie.

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